venerdì 27 ottobre 2017

REGIONALI ? ECCOVI I RISULTATI !



Quando suggerii (vedi articoli precedenti) alla Proloco (di Franco Corrado) di “atteggiarsi” a comitato cittadino tutti fecero spallucce. Intanto i riprenditi si erano insediati nella Proloco e quindi c’era una certa garanzia di apolitica non essendoci nulla in palio se non una certa visibilità. Un solo gesto quello , della viabilità, fu messo sul tavolo che presto divenne mina vagante. Poteva essere l’inizio di un nuovo “rinascimento locale”. Ora senza rivendicare nulla, dalle ceneri dell’orgoglio (sic) marinese sono nati due comitati (che hanno il dna di Caino e Abele)  inquinati da pruderie politiche nascoste. Uno viene concepito in casa Fondazione l’altro in una casa si riposo o meglio di riabilitazione. L’unica cosa in comune che hanno è il dna tipico marinese del creare confusione litigi equivoci e rancori. Partire dai disservizi come bandiera non mi pare necessitasse di un comitato ma era sufficiente usare gli strumenti disponibili.
Figuriamoci se ci rilascerebbe mai un intervista
Intanto si avvicinano le elezioni con scarsa partecipazione di popolo. Si arrostiscono a turno tutti coloro di qualsiasi colore che si propongono, ma il metodo è sempre lo stesso. Contano i voti per famiglia. Quindi devi aggregarti perché in futuro qualsiasi cosa necessiti dipende da come ti sei aggregato. Solo i grillini stanno facendo campagna elettorale all’antica. E’ stupefacente che venga qualcuno  a dire che il voto di opinione non esiste e quindi può anche fare a meno di dichiarare il suo progetto su Marineo. Questo lo sapremo dopo come usa. Abbiamo solo due candidati locali che corrono per la regione e speriamo che almeno uno ci arrivi altrimenti perderemmo questa rappresentanza. Gli altri non sono indigeni “operano per conto”…
Mi manda papà...Chiedete a lui l'intervista...
Un po’ deludente la forza “femminile”. “Fedele” persino nel voto si è rassegnata a comparsa e la si vede solo per “rassegnarsi” al voto di fedeltà che quasi sempre gli viene imposto.
Da questi due candidati avremmo gradito un “dialogo” diretto con la gente e non solo con il “popolo” di famiglia in salette riservate perché pensavamo che non si può contare solo sulla legge “salica”. “Quelli che operano per conto” faticano sempre a presentare facce moderate e credibili e pescano sempre nella stessa gebbia torbita e inquinata.
Localmente i moderati li vediamo “affratellarsi” dopo decenni di lotte fratricide e non so se sia merito del Barbaccia averli fatti sedere alla stessa tavola attorno ad una “piccola” torta fatta in casa …
Debbo ricercare quell’amico che mi dava i risultati delle elezioni giorni e giorni prima con uno scarto di nemmeno dieci voti.

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