Quando suggerii (vedi articoli precedenti) alla Proloco (di Franco
Corrado) di “atteggiarsi” a comitato cittadino tutti fecero spallucce. Intanto
i riprenditi si erano insediati nella Proloco e quindi c’era una certa garanzia
di apolitica non essendoci nulla in palio se non una certa visibilità. Un solo
gesto quello , della viabilità, fu messo sul tavolo che presto divenne mina
vagante. Poteva essere l’inizio di un nuovo “rinascimento locale”. Ora senza
rivendicare nulla, dalle ceneri dell’orgoglio (sic) marinese sono nati due
comitati (che hanno il dna di Caino e Abele)
inquinati da pruderie politiche nascoste. Uno viene concepito in casa
Fondazione l’altro in una casa si riposo o meglio di riabilitazione. L’unica
cosa in comune che hanno è il dna tipico marinese del creare confusione litigi
equivoci e rancori. Partire dai disservizi come bandiera non mi pare
necessitasse di un comitato ma era sufficiente usare gli strumenti disponibili.
Figuriamoci se ci rilascerebbe mai un intervista |
Intanto si avvicinano le elezioni con scarsa partecipazione di popolo.
Si arrostiscono a turno tutti coloro di qualsiasi colore che si propongono, ma
il metodo è sempre lo stesso. Contano i voti per famiglia. Quindi devi
aggregarti perché in futuro qualsiasi cosa necessiti dipende da come ti sei
aggregato. Solo i grillini stanno facendo campagna elettorale all’antica. E’
stupefacente che venga qualcuno a dire
che il voto di opinione non esiste e quindi può anche fare a meno di dichiarare
il suo progetto su Marineo. Questo lo sapremo dopo come usa. Abbiamo solo due
candidati locali che corrono per la regione e speriamo che almeno uno ci arrivi
altrimenti perderemmo questa rappresentanza. Gli altri non sono indigeni “operano
per conto”…
Mi manda papà...Chiedete a lui l'intervista... |
Da questi due candidati avremmo gradito un “dialogo” diretto con la
gente e non solo con il “popolo” di famiglia in salette riservate perché pensavamo
che non si può contare solo sulla legge “salica”. “Quelli che operano per conto”
faticano sempre a presentare facce moderate e credibili e pescano sempre nella
stessa gebbia torbita e inquinata.
Localmente i moderati li vediamo “affratellarsi” dopo decenni di lotte
fratricide e non so se sia merito del Barbaccia averli fatti sedere alla stessa
tavola attorno ad una “piccola” torta fatta in casa …
Debbo ricercare quell’amico che mi dava i risultati delle elezioni
giorni e giorni prima con uno scarto di nemmeno dieci voti.
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