Mentre sabato sera
veniva “instaurata” l’era Don Matteo con grande concorso di popolo e
autorità(sic) io mi trovavo a baciare un altro anello e non quello del mio
vescovo di Palermo Donato . Mi trovavo dal Vescovo Massimo di Reggio Emilia-Guastalla
al secolo Massimo Camisasca. Ho potuto
seguire il tutto (da Marineo in quel di Palermo) grazie al solito marinese che
si inventa agevolazioni altrui in modo “anargiro” e cioè il mai ringraziato
abbastanza Di Peri che oltre alla qualità delle immagini ci ha permesso di
godere dell’evento con la solita discrezione. E’ lui che ti permette di usufruire
delle messe locali da casa tua , raccogliendo la gratificazione di un sacco di
gente.
Dicevo che mi
trovavo a Reggio in Emilia per cercare di completare un discorso iniziato una
ventina di anni fa quando “un pacificatore di anime” , Silvano Viceti, dedito a
ritrovare resti mortali di gente famosa, si mise in testa di ritrovare le ossa
del grande Maria Matteo Boiardo noto per il suo Orlando Innamorato capostipite
del ciclo carolingio e ispiratore dell’Ariosto che lo continuò con il suo Orlando
Furioso. Grazie a tutta una serie di collaboratozioni (fondamentale quella del
Comandante del Ris di Parma Col. Silvano Garofano che ne identificò il Dna) ne
scopri e identificò i resti. Fu un grande evento e studiosi di tutto il mondo
come Jo Ann Cavallo (venne un paio di volte a Marineo) e ci spiegò come fosse
possibile che una professoressa docente della Columbia University di New York
fosse una delle più grandi e appassionate studiose boiardesche.
Nino Bruno (1989) acrilico 70x50 su tela |
Ovviamente mi
coinvolse facilmente perchè pur non essendo un critico letterario ho usato più
Boiardo che Ariosto per i motivi che in altro luogo ho più volte spiegato.
Organizzai un
Convegno a Milano grazie al supporto della prof. Cavallo che portò a Milano il
fiore degli studiosi europei e americani e abbinammo
teatro e cultura , cioè interventi accademici e spettacoli sull’Orlando
Innamorato con primarie compagnie. In quell’occasione presentammo al pubblico
italiano la prima traduzione inglese dell’Innamorato (Orlando in Love) del
Prof. Charles Stanley Ross allora alla Harvard College e alla Università di Chicago
e alla Purdue Universty. Oltre che onorarmi come “suo nuovo amico” ha inserito
nel suo blog il mio Teatro dei Pupi facendomi conoscere nel mondo accademico.
Quindi grazie alla
prof. Cavallo mi sono inserito in questo contesto e recentemente sono stato
informato della nascita del Comitato affinchè il Maestro Boiardo abbia degna
sepoltura. Infatti i suoi resti sono “depositati “ nella chiesa di Scandiano
senza nessuna degna evidenza. E’ stato donato un busto e il Comitato cerca ora
come evidenziare una sepoltura degna“di
tanto nomine”. Quindi considerando che il nostro interlocutore è la Curia ho
procurato un incontro con il Vescovo Massimo Camisasca che conosciamo sin dai
tempi della Jaca Book di Sante Bagnoli (… di Maretta Campi, di Guido Orsi di Massimo
Guidetti ecc.ecc.) oltre ad altre frequentazioni e cosi
sabato pomeriggio mentre l’altro mio Vescovo Donato entrava in Marineo io
entravo a “casa Massimo” con Silvano Viceti riuscendo a portare dalla nostra il
Vescovo che anche lui è “tifoso” del Boiardo.
Sdoganata la pratica
ora inizia l’iter burocratico che prevede ancora qualche scoglio prima di
arrivare a “dar pace e onore” al Maestro di tanta fantasia e poesia.
Ps proprio in questi
giorni mi è giunta la traduzione italiana del saggio della prof. Colombo di cui
alle due foto allegate. La traduzione italiana potete richiederla a Bruno
Mondadori editore. Sju altra parte del giornale troverete il commento .
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