ACQUAVERDE 20
La storia che volevo raccontarti
DI SALVATORE
GIUSEPPE POMARA
ILRACCONTO DELLA DOMENICA
In quel viaggio a ritroso sul filo della
memoria, Pepo non poté non pensare alla sua avventura americana e a quella
partenza che rappresentò per lui non l’inizio, ma la continuazione di un
viaggio intrapreso prima che lui nascesse da quelli della famiglia che
avevano tentato la sorte in
America. A New Orleans, dove a distanza di un secolo trovò le tracce del
nonno, fu come riprendere il discorso da dove lui lo aveva lasciato. Pepo
conosceva l’America prima ancora di metterci piede. L’aveva vista con gli
occhi di chi era stato emigrante prima di lui e gliene aveva tanto parlato. Partendo
non aveva la sensazione del distacco. Era un viaggio che aveva programmato da
sempre. Da quando bambino, sdraiato sull’erba, osservava gli aerei volare
sulla sua testa. Oltre l’orizzonte,
era là che era diretto anche lui. Non era triste, Pepo, perché non si
separava dal suo passato e non si separava neanche dalla sua isola.
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In his trip down memory lane, Pepo could
not help thinking about his American adventure and his departure as more of a
continuation than the beginning of a trip: A trip that had been started by
those of his family, long before he'd been born, when they'd gone to seek their
fortunes in America. In New Orleans, a century later, he found the traces of
his grandfather’s passage. It was like rehashing the tale from where he had
left it. Pepo knew America even before he had set foot in it. He had seen it
through the eyes of the man who, in his town, had been an emigrant before him
— and who had spoken about it so much. Leaving, he did not have the usual
feeling of separation. It was a trip he had been planning all along: A trip
he had planned ever since, as a child lying on the grass, he'd watched the
planes fly over his head; he too knew he would one day head beyond the
horizon. He was not sad, for he was not parting from his past, just as he was
not parting from his land.
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