ACQUAVERDE 21
La storia che volevo raccontarti
DI SALVATORE GIUSEPPE POMARA
ILRACCONTO DELLA DOMENICA
I Ginestra
erano in America ed era il momento di dimostrare a se stessi di non aver
fatto uno sbaglio a lasciare l’Italia. Non ci misero molto ad ambientarsi e alla
fine fu come vivere a Vallerosa. C’erano le botteghe, i negozi,
la farmacia, il medico che parlava italiano, i vigili del fuoco, la stazione
di polizia, la chiesa e la stazione dei treni. All’angolo della strada c’era la lavanderia di Mr. Chu,
seguire il Food emporium ,
poco più grande di una bottega di paese ma che aveva tutto in fatto di
salumi e formaggi italiani. La saracinesca successiva era la macelleria con
le migliori “stecche” di
manzo e le più prelibate costolette d’agnello di Canarsie. Lo storo che seguiva era il panificio, il cui pane non aveva niente da
invidiare a quello che si sfornava a Vallerosa. Mister Pippinu, come amava
farsi chiamare, il mestiere di panificatore lo aveva appreso dal padre e dal
nonno che prima di venire in America avevano un panificio a Palermo, città
dove fare il pane è un’arte.
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The Ginestras were in America, and it
was time to prove to themselves that they had not made a mistake in leaving
Italy.
They became friends with all their
neighbors and made sure they wouldn't lose their usual habits. In the end, it
was just like living in Vallerosa.
At the corner of the street, there was
Mr. Chu’s Laundromat, where they took their clothes and their shirts to
clean.
Then there was the food emporium: it was
little bigger than a country shop, but it carried everything to do with
Italian salami.
The next shop was the meat store, where
the best beef steaks and the most delicious lamb cutlets in Canarsie could be
found.
The shop after that was the bakery,
where the bread was as good as the ones in Vallerosa: Mr. Joe had learned the
trade from his father and from his grandfather who, before arriving in
America, had been making bread in Palermo, a city where bread-making was an
art.
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