IL RACCONTO DELLA DOMENICA
Finalmente anch’io vado in gita a Praga. Tanti miei amici ci sono stati e ne sono tornati entusiasti. Andiamo noi tre amiche di cuore e ci affidiamo all’organizzazione di un’agenzia. Non conosciamo né il posto né la lingua, non vogliamo rischiare. Appena arrivate, la guida ci spiega gli itinerari per ogni giorno: Piazza Venceslao, la Piazza della Vecchia città, il Ponte Carlo e poi … Malá Strana. Abbiamo tanto sentito raccontare di queste viuzze strette pittoresche sotto il castello per il quale è dedicata un’altra giornata.Ma a Malá Strana la guida ci porta verso una chiesa barocca e ci spiega che lì è custodita la famosa statuetta di Gesù Bambino di Praga. Tutte la conosciamo e qualcuno nel nostro gruppo dice: dobbiamo andare a vederla, altrimenti sarebbe come andare a Roma e non vedere la basilica di San Pietro. Prima di entrare la guida ci spiega la storia di quella statuetta. Dicono che è in legno ed è ricoperta in cera. Proviene dalla Spagna dove il culto di Dio-bambino è molto diffuso. A Praga l’ha portata una donna nobile di nome Polyssena che ha sposato un nobile ceco. Era il regalo di nozze di sua madre. La coppia non ha avuto figli e la principessa regalò la preziosa statuetta al priore dei Padri Carmelitani Scalzi, presso il Convento di Santa Maria della Vittoria nel quartiere di Malá Strana. Nel 1631 durante l’attacco dei Sassoni, la statuetta è stata seriamente danneggiata. Dopo molti sforzi sono state riparate le manine della statua e il Santo Bambino divenne di nuovo oggetto di culto e gli vennero attribuiti numerosi fenomeni miracolosi, fra cui la salvezza della città in occasione di un assedio degli Svedi.Entriamo in chiesa e siamo sorprese perché vi troviamo un prete italiano che ci informa quando c’è la messa in italiano. La rinomanza del posto ha raggiunto oltre la Spagna e l’Italia anche le terre più lontane come America latina e Filippine. Accanto ai turisti italiani troviamo infatti anche tanti altri stranieri da vari posti del mondo.E finalmente vediamo su un altare la statuetta che ha l’aspetto di un Bambino – re. Sulla testa una corona, in una mano il globo e nell’altra lo scettro. E’ coperto con un mantello prezioso tessuto e ricamato a mano. Ne ha quasi 100 e ogni giorno lo si cambia. I più antichi risalgono al 1700, come quello tessuto e ricamato dall’ imperatrice d’Austria Maria Teresa. I più recenti sono stati portati da lontano, anche dalla Sicilia.L’omaggio di un vestitino pregiato è un espressione di stima e di amore per un Dio che ha dato se stesso per ognuno di noi. Oggi ci sono le forme nuove e più adeguate. Abbiamo conosciuto un giovane medico di Praga – biondo con gli occhi azzurri – che ha offerto invece un anno della sua vita. Ha lavorato come volontario in Africa e ha aiutato i carmelitani nel loro centro-ospedale dedicato a Gesù Bambino. Ci ha detto che non è stato un anno buttato via. Se lo ricorderà per tutta la vita.Continuiamo la visita della città verso la chiesa di San Nicola, saliamo per via Nerudova verso il castello ma i nostri pensieri sono rimasti ancora lì, in quella chiesa che ci ha riportato virtualmente indietro nei secoli e nei posti lontani per riproporci la verità vecchia 2000 anni: Gesù che è il re dell’Universo si è fatto bambino e ha vissuto tutte le difficoltà della vita come noi. Qualche volta ci serve anche una statuina per ricordarcelo. Ci siamo prolungate il tempo di Natale.
Ruzena Ruzickova
PS Sulla destra dell'altare maggiore dove alloggia il santissimo , nella cella in basso abbiamo un "Gesù Bambino di Praga" bellissimo. A me è capitato di visitare una famiglia marinese che in forma molto riservata mi ha permesso di entrare in uno studio bellissimo dove conserva una eccezionale collezione di Gesù Bambino di Praga. Meglio di un museo. Speriamo che qualcuno ci spieghi l'origine del Gesù bambino della madrice e magari anche della raccolta privata.
A Praga si festeggia l'ultima di maggio, a Linguaglossa (ct) l'ultima domenica di gennaio in pratica quasi come san Ciro in questi giorni
s.o.
Ricordo che parroco Mons. La Spina, nel'anni '70,
RispondiEliminaospitò una iniziativa in parrocchia che tendeva a diffondere il culto del "Bambino di Praga".
Il "Bambino", inizialmente fu collocato nell'altare, dove è posta oggi la statua di Sante Sigolenne, di conseguenza venne spostato nella cella dove si trova tutt'ora.
Padre La Spina era un devoto del Gesù Bambino di Praga e teneva una corrispondenza con il Sacerdote praghese della Chiesà a Praga. Crediamo che da questo contatto arrivò la statuetta a Marineo. Un gruppo di marinesi in gita a Praga vollero visitare il santuario ed incontrarono questo sacerdote ricordando il contatto con il nostro Mons. La Spina. I nostri compaesani conservano questo ricordo con simpatia. Una di queste coppie ricevette come regalo di nozze un quadro del Gesù Bambino come regalo di nozze da parte di Padre La Spina, quadro che dopo circa quarantanni conservano ancora gelosamente in casa loro . Testimonianza rilasciataci dagli interessati.
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