MOZIONE URGENTE: RIDUZIONE INDENNITA’ DI CARICA DEL SINDACO.
Visto
che alle sollecitazioni da parte dell’opposizione ha risposto con una
riduzione del solo 20%; visto che allo stato attuale l’indennita’ e’
stata di fatto, percepita senza una corrispondente utilita’ per la
comunita’, essendo ormai certificato e sotto gli occhi di tutti il
totale vuoto amministrativo.
Tenuto
conto che il mancato rispetto di uno dei punti puo’ comportare
inadempiezza programmatica, con conseguente rimozione dalla sua carica;
IMPEGNA
IL Sindaco e l’amministrazione a provvedere immediatamente alla riduzione della indennita’ di carica del 50%.
Si avverte che, in caso di mancato adempimento questo Consiglio avviera’ ogni azione e procedura di propria competenza.
RISPOSTA DEL SINDACO
Avevo
invitato con molta cortesia il capo gruppo di Esperienza e
Rinnovamento, di ritirare e rimodulare la suddetta mozione per le
inesattezze e le disinformazioni contenute nella stessa, perche’ a mio
modo di vedere, oltre a ravvisare gli estremi del reato di diffamazione
verso un organo di Governo istituzionale, rasenta anche gli estremi di
una minaccia violenta ad un pubblico ufficiale. L’ordinanza contenuta
nella mozione di provvedere immediatamente alla riduzione
dell’indennita’ del Sindaco di Marineo (di fatto percepita a dir loro),
sostituendo le funzioni di un consiglio comunale a quelle di una corte
di appello,non rispetta assolutamente quelle che sono le facolta’ delle
proprie funzioni di un consiglio e dei loro componenti che hanno
funzione di indirizzo e di controllo e non di ordinanze urgenti, queste
ultime riservate solo al Sindaco. E non e’stato fatto nemmeno un
corretto controllo, per non accorgersi che a causa dell’immobilismo dell’attuale sindaco, purtroppo non e’ stata fatta mai alcuna determina, per mettere in pagamento dopo
undici mesi di ritardo, le spettanze della propria indennita’. Storia
ben diversa per l’irrefrenabile mobilismo della precedente
amministrazione che appena insediatasi non ha pensato ad altro, che a
mettere al sicuro l’indennita’ del sindaco. Voglio
precisare che gia’ il sottoscritto ha risposto a suo tempo con una
lettera allegata alla delibera di determinazione delle indennita’ degli
amministratori dove veniva spiegata la motivazione del decurtamento
momentaneo del 20 %, che chiunque puo’ prenderne visione perche’
pubblicata sul sito del Comune alla voce delibere di giunta. Quindi non
e’ per niente vero che cio’ e’ stato fatto in seguito alle
sollecitazioni da parte dell’opposizione. Ebbene io voglio assolutamente
onorare i miei impegni con la cittadinanza. Ho sempre nella mia vita
pagato i mie debiti ai miei creditori. Ma non voglio fasciarmi la testa
prima di rompermela. E vi dico di piu’, neanche gli assessori della
precedente amministrazione, eccetto il Sindaco, di cui alcuni oggi
siedono nei banchi dell’opposizione, hanno percepito tutt’ora,
l’indennita’ di carica relativa al 2013 che e’ l’anno in argomento. Per
cui nessuno meglio di loro puo’ sapere che le indennita’ di carica 2013
ancora non sono state percepite da nessuno, ne tanto meno dal Sindaco, e
questo dimostra che mentono spudoratamente, e lo fanno con un atto
pubblico, quale la mozione. Spero tanto, che anche gli autori di tale mozione, onesta’ per
onesta’, nonche’ per correttezza mentale, possano egualmente dimostrare
ai cittadini che non hanno mentito loro, sullo stato attuale della mia
indennita’ che dicono ad oggi sia stata di fatto percepita senza una
corrispondente utilita’ per la comunita’. Spero che un giorno possano
dimostrare ai cittadini di non avere mentito loro quando hanno diffuso
la notizia che siamo stati noi amministratori ad aumentare la tares
nascondendo loro la verita’, e cioe’ che vi era una imposizione della legge nazionale a tutti i comuni d’Italia di adeguare la tariffa per coprire l’intero importo del sevizio. Spero tanto che non veniate mai smentiti dai cittadini, sul
vostro cavallo di battaglia che e’ la raccolta differenziata, fiore
all’occhello della precedente amministrazione, quando scopriranno con
dati alla mano, fin’ora nascosti,
che tale raccolta e’ un obbligo di legge per tutti i comuni e che la
precedente amministrazione non ha fatto altro che applicare la legge e
fare il proprio dovere, nulla di trascendentale, e che le vere
percentuali di raccolta’ differenziata comunicate ai cittadini non erano
attendibili, ma falsificati, e che
il risparmio che hanno fatto credere non era assolutamente vero,
perche’ in discarica quanto si paga per l’indifferenziata si paga anche per
l’umido e non c’e’ mai stato un ricavo ed un guadagno economico con la
differenziata se non un servizio piu’ articolato, piu’ igenico ma piu’
costoso. E potrei ancora continuare…. Ma per tornare alla mozione,
voglio letteralmente leggere cosa abbiamo promesso nel programma
presentato ai cittadini: “Come prima cosa e’
doveroso informare la cittadinanza tutta che i candidati della nostra
lista, compreso il sindaco e gli assessori, consapevoli del fatto che,
essere chiamati a servire la comunita’, non e’ un privileggio ma una
grossa responsabilita’, hanno deciso di rinunciare al 50% della loro
indennita’ da destinare ad un apposito fondo per attivita’
sociali.”Quindi per essere fedeli al programma e tagliare la testa al
toro dobbiamo istituire un fondo dove versare il 50% delle indennita’ da
destinare ad attivita’ sociali. Tale fondo nel programma non e’
specificato se deve essere un fondo inserito nel bilancio di previsione,
soggetto a PEC e quindi poco sicuro per essere ad esclusivo fine di attivita’ sociali, e che
quindi potrebbe servire anche per altri servizi del comune. Oppure,
come io ho sempre inteso, che fosse un fondo di esclusiva proprieta’ dei
consiglieri e degli assessori e del sindaco i quali versando il 50%
delle loro indennita’ ne possano fare un uso di attivita’ sociali in
qualsiasi momento si rendessero urgenti tali servizi, in maniera da
essere immediatamente fruibili
ed attivati, in barba alla lentezza burocratica che porta
all’immobilismo ed al c. d. vuoto amministrativo,( come recita ancora
tale mozione che ha il tono solo di insultare per non fare lavorare e
non fare attuare niente), attingendo da una graduatoria pubblica i
soggetti da aiutare con buoni acquisto di beni di consumo di prima
necessita’, di farmaci, di prestazioni sanitarie urgenti e di vitale
importanza’, oltre che per attivita’ sociali di tipo educativo, sportivo e
culturale per la crescita della nostra comunita’. Ma anche perche’ no,
per progettare ed attuare meccanismi amministrativi che possano
consentire lo sgravio delle tasse ai cittadini marinesi, prima fra tutti
quella sulla raccolta differenziata, ed altre progettazioni di
interesse sociale e di pubblica utilita’. In ogni caso, valutaro’ bene la situazione,e costituero’ un fondo per impegnare il 50% della mia indennita’, sia che fosse nel bilancio di previsione, se non dovessi trovare alternativa, che in un fondo autonomo, l’importante che venga speso
realmente per gli obiettivi di prima necessita’, anche redigendo un
regolamento ad hoc approvato in giunta o in consiglio, se cio’ dovesse
rendersi necessario. Mi dispiace, se il vostro obiettivo e’ solo quello di spostare le nostre indennita’,in altri capitoli del bilancio di previsione che
andremo ad approvare prossimamente, solo perche’ cosi’ tutto e’
trasparente. Va benissimo, allora perche’ dobbiamo sacrificare le nostre
indennita’, basterebbe impinguare di piu’ i capitoli delle attivita’
sociali che riguardano l’assistenza ai bisogni primari della
nostra comunita’, attingendo da capitoli meno urgenti e tutto sarebbe
risolto. Tanto il comune non e’ piu’ in dissesto finanziario cosi’ come
l’ha lasciato la precedente amministrazione. Controllate pure se volete,
in questo si che il consiglio ne ha piena facolta’. In questa maniera i
tempi burocratici che impiega la pubblica amministrazione, sono alla
campa cavallo che l’erba cresce (Vedi cantieri di servizio e scuolabus
comunale). Quello che intendevo, ed intendo fare io, con il 50% delle
nostre indennita’ e’ proprio quello di bay- passare, questa rete
otturata e sorda della burocrazia, per fare arrivare subito sangue
ossigenato ai tessuti ischiemici della nostra societa’ che se non si
interviene subito, se non
muoiono d’infarto, muoino di fame. Se questo per voi e’ voto di scambio,
non e’ assolutamente vero, perche’ e’ nostra intenzione istituire, se
la legge lo consente, un regolamento e una graduatoria pubblica
istituita con l’assistente sociale del comune di Marineo da dove
individuare le persone con disagi di qualsiasi livello, e bisognosi di
aiuto immediato, scavalcando tutte le procedure burocratiche. Se i soldi
sono nostri lo possiamo fare se i soldi sono di un ente pubblico, i
tempi quanto meno triplicano. Spero tanto che gli autori della mozione
abbiano veramente a cuore tali categorie di persone, non a parole ma con
i fatti, e che non interessi loro, solo,come sembra dalla mozione, di mettere in difficolta’ il Sindaco e gli assessori. Voglio
concludere che trovo tale mozione del tutto superflua in quanto sara’
rispettata alla lettera la promessa espressa nel programma elettorale
della lista Futuro e Tradizione, per cui a mio avviso va solo ritirata e
va ripresentata solo quando non verranno rispettati gli obiettivi
promessi. Accetto l’appello fatto nella mozione nella parte che riguarda
la situazione economica precaria della nostra comunita’ e del fatto che
tale riduzione potrebbe agevolare interventi volti alle emergenze e ai
bisogni dei nostri cittadini in difficolta’. Anche se le nostre
indennita’ non sono per niente quelli degli onorevoli nazionali e
regionali. Ma devo registrare, che a tale appello fatto dagli stessi
autori della mozione, di cui due erano assessori nella precedente
amministrazione, non e’ seguita la volonta’ di contribuire anche loro,
per amore dei cittadini piu’ bisognosi , con la decurtazione anche di una simbolica, ma generosa, percentuale delle loro indennita’ che ancora non hanno percepito, relative all’anno 2013. Rigetto fortemente l’accusa di non
avere rispettato tale punto del programma e di essere inadempiente ai
doveri del patto elettorale e che non esistono gli estremi della
rimozione della mia carica, attraverso una giusta e motivata mozione di
sfiducia a cui si allude. Perche’ vi posso assicurare che per cio’ che
mi riguarda, agiro’ sempre con molta responsabilita’, nella legalita’ e
nel rispetto delle leggi, senza alcun compromesso con nessuno, ne’ saro’
mai favorevole ad alcun comitato di affari. Chi vuole restare, resti, altrimenti
andro’ da solo,io non buttero mai la spugna, restero al mio posto al
fianco dei cittadini marinesi, facendo appello alla societa’ onesta,
senza guardare il colore politico, per essere collaborato in questa
missione per migliorare il futuro di Marineo. Anche
quando mi avete accusato di avere fallito nel mio ruolo di pacere fra
Spataro e Greco, perche’ tutti credevate che, una pace e una
collaborazione sincera fosse impossibile, vi
siete sbagliati ancora una volta e non dite assolutamente la verita’.
Perche’ non c’e’ nessuna guerra fra questi due gruppi e il mio ruolo non
e’ mai stato questo. Se mai il mio ruolo e la mia intenzione era,
ed e’ quella di portare pace, serenita’ e collaborazione per il bene
dell’intera collettivita’ marinese, tra chi in questo momento sta
amministrando e l’attuale opposizione e la lista rimasta fuori dal
consiglio, anche loro facenti parte della stessa nostra comunita’ e
della nostra stessa famiglia marinese. Questo ancora non sono riuscito a farlo. Su questo argomento non ho ragione, mi dispiace e mi sento responsabile e un po colpevole. Ma la speranza e’ l’ultima a morire, chissa’ se prima che non finisca
questa legislatura o prima che mi diate la mozione di sfiducia, con
l’aiuto di tutti quelli che mi vogliono bene alla fine non ci sara’
anche un tempo per riuscire a fare abbracciare tra di loro persone che nessuno avrebbe mai creduto che cio’ potesse accadere.
IL SINDACO DOTT. PIETRO BARBACCIA
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