Io l’ho vista elegantissima
, fine, fascinosa entrare a Marineo. Arrivò al monumento passò altera
davanti tutti i bar poi svoltò per piazza Inglima quindi si fece tutto
il corso con passo altero sicuro sfidando gli sguardi penetranti degli
uomini ormai aridi e delle donne avvizzite. Era un po’ bocca di rosa un
po’ donna fatale. Anzi ancora non era bocca
di rosa. Non andava in giro nuda ma con dei veli trasparenti che
lasciavano intuire più che vedere. Si ripeteva il rito bellissimo che un
corpo nudo può essere creato solo su commissione da Dio o da Prassitele
altrimenti è solo carne. Lei andava in giro dentro i suoi veli che
nessuna violenza avrebbero potuto mai squarciare. Noi ragazzi la
scortavamo per le strade ammirati senza malizia e lei godeva di questi
corteggiatori discreti. Il suo corpo emanava lo stesso profumo dei santi
e nessuno osava alzare lo sguardo oltre i suoi veli. Per anni visse con
noi e mentre noi crescevamo cibandoci del suo fascino il tempo lasciava
il segno su di noi, ma lei non fu nemmeno sfiorata, nemmeno il vento
spostava la sua fierezza. Poi venne il tempo della licenza,
dell’arroganza, dell’ipocrisia, della morale infranta, della confusione.
E fu allora che si formò il branco. Falsi moralisti, ipocriti, si
unirono e le usarono violenza. Il branco prima singolarmente poi in
gruppo ne abusarono come avviene oggi fecero quello che è uso fare il
branco quando è il desiderio di stupro che li guida.
Caddero i veli ….. e si scopri un corpo martoriato che aveva inutilmente lottato contro un branco di mistificatori.
E allora è stato facile immaginare la scena .Lei che ti accoglie e ti
fa entrare , ma il branco siamo noi che apparentemente siamo affidabili ,
ma poi dentro di noi scatta la perversione, la feralità camuffata da
buonismo. Eppure c’erano segnali chiari…
Me
lo ricordo ancora quando lei, La Libertà, arrivò a Marineo. E nessuno
fu capace di indicargli il branco. Oggi è irriconoscibile, ma un tempo
quando giunse era la libertà !
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