La
lontananza non deve modificare le impressioni e cosi appena arrivato
anzicchè correre a salutare gli amici vai a constatare le cose che ti
hanno coinvolto durante l’assenza. E quindi ti fai un giro per il paese
iniziando dalla pulizia. La prima immagine è quella dei depliants a
milioni sparsi per le strade che rendono il paese sporco aiutati dal
vento che non manca mai. Questi “sporcatori” non si limitano a riempire
con dieci venti copie le tue caselle di posta che traboccando finiscono
per terra, ma completano l’invasione con altrettante copie messe sotto
il portoncino , fra le persiane e cosi via. Chi è predisposto deve
convocare queste (credo siano solo due tre ditte) imponendo loro una
buona distribuzione che non finisca per terra. Ora un buon discorso con
chi vediamo per le strade killerare con questi micidiali depliants
avrebbe un buon risultato. Aldilà se possono volantinare, sporcare
ecc.ecc. Già questo renderebbe al 50 per cento più pulite le nostre
strade. Poi bisognerebbe ripristinare i cestini perché dal piano alla matrice
se ne trovi due è un miracolo. Bisogna fare una visitina all’autoparco
che è il vero polmone della situazione. Sarà una coincidenza ma mentre
mi trovavo lì ho assistito ad una telefonata dove “…abbiamo già
stipulato due contratti per l’organico e vorremmo farne un terzo per
eventuali emergenze…”. Alla mia domanda mi viene risposto che “stiamo
molto migliorando” se consideriamo che noi parliamo solo e sempre di
dati ufficiali. Appena tento di ribattere cosa erano i dati distribuiti
in precedenza mi si risponde con l’indice all’insu indirizzato non so
bene a chi ma il marinese medio che non ammucca “la propaganda” capisce
subito. Si accende una vivace discussione sul prima e sull’adesso.
Ovviamente le uniche carte che abbiamo sono i tabulati correnti (ultimo
anno) e le mistificazioni dei soliti inattendibili. Da li infine finisco
alla villa dell’avariante. E’ vero quando i compagni la inaugurarono
era bella pulita e ordinata. Poi intervenne lo sciopero del volontario ,
la richiesta di luce e acqua , la sparizione del cancello e l’abbandono
….del volontario. Arrivo e mi trovo lo scasso per le tubazioni e (altra
coincidenza) incontro all’uscita di una riunione dove si erano infine
sollecitate tutte le parti a chiudere questa pratica. In verità è come
tagliare peli superflui, si battaglia sul sesso degli angeli. E alla
fine uno sbotta. Scusi se questi signori (i cosiddetti untori)
possedessero un minimo di deontologia , ben sapendo i percorsi
amministrativi e le sue tappe, perché non vengono qui a documentarsi, al
comune a chiedere spiegazioni, ai funzionari addetti. Questi non sono
cittadini inesperti ma ex assessori esperti , quindi la smettano di
produrre escrementi che poi presentano come nostri . Alla fine ci siamo persi fra le erbacce del giardinetto constatando
che oltre al grande pericolo dell’attraversamento bisogna portarsi un
ombrellone perché li voglio vedere i nostri bambini all’arrosto senza
nemmeno un albero … Certo che però eravamo guidati da intelligenze
superiori… gente destinata un giorno a decidere sugli F35 e
l’altro su 2 metri di tubo d’acqua che mette in discussione la capacità
di funzionari con tanto di lauree fra le più disparate.
Però che culo che ha questa amministrazione. Bastano due “inventori di dati” per farsi mettere in difficoltà…
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