La posero nel
letto al primo piano della cascina in quel letto da una piazza e mezza, era
sfinita , la sua pelle di solito scura era quasi grigia non parlava ma con gli occhi
cercava Jose che non gli lasciava la mano. Ad un tratto irruppe nella sala
Leggero .
“Generale deve
andar via ! Non c’è un minuto da perdere !” Urlò agitatissimo. Jose non si
mosse , non lascio la mano di Ana , anzi la strinse ancora di più. Lei esalò l’ultimo
respiro e cadde sul letto lasciando l’abbraccio del suo uomo. “Generale…
Generale !” urlò di nuovo Leggero. Uno apri la finestra per far uscire l’anima
un altro prese la borsa del generale, Libero,
fucile alla mano, scese le scale e si butto fra i rovi facendo strada. Lei
rimase abbandonata sola sul letto affidata al padrone della fattoria affinchè
ne conservasse il corpo fino a quando il Generale sarebbe tornato.
Era il 4 agosto
del 1849, erano le 20.45 quando Ana Maria de Jesus Ribeiro morì a Mandriole di
Ravenna.
E’ dal giugno che due volte la settimana passo davanti questi luoghi drammatici simili ad un calvario che videro Giuseppe Garibaldi e Anita presi in carico dalla Trafila Romagnola passare da Capanno in Capanno e da barca a barca, da biroccio in biroccio per sfuggire agli austriaci e ai papalini.
E’ dal giugno che due volte la settimana passo davanti questi luoghi drammatici simili ad un calvario che videro Giuseppe Garibaldi e Anita presi in carico dalla Trafila Romagnola passare da Capanno in Capanno e da barca a barca, da biroccio in biroccio per sfuggire agli austriaci e ai papalini.
Oggi non potevo
mancare all’anniversario. Ci vengo due volte la settimana con la scusa del
meccanico ciclista e del contadino che ci fornisce verdure e frutta.
Il percorso del
corpo di Anita da Mandriole all’Altare della Patria a Roma al Gianicolo è da romanzo con una
suspence incredibile da superare ogni immaginazione.
Mancavano circa
ventanni prima che Garibaldi venisse a Marineo .
Forse è vero che
la storia va riscritta con il solo scopo di appiattire le figure più
prestigiose che grazie al loro sacrificio hanno messo le basi per l’Italia di
oggi. Forse va riscritta perché le misere figure che la riscrivono sono
coloro che compongono l’Italia di oggi.
A parte qualche correzione (Libero in Leggero, una data ecc. dovute come al solito alla fretta e al non avere sottomano la documentazione non a caso non ho voluto segnalare che l'evento di ieri partiva dalla "rosa di Anita". Una rosa appositamente creata per Lei e che ieri sera è stata piantata alla base del suo monumento a Mandriole davanti la casa ove mori. Mi riservavo appunto , con più calma di tornare su Anita.
A parte qualche correzione (Libero in Leggero, una data ecc. dovute come al solito alla fretta e al non avere sottomano la documentazione non a caso non ho voluto segnalare che l'evento di ieri partiva dalla "rosa di Anita". Una rosa appositamente creata per Lei e che ieri sera è stata piantata alla base del suo monumento a Mandriole davanti la casa ove mori. Mi riservavo appunto , con più calma di tornare su Anita.
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