giovedì 24 agosto 2017

I/8 GUERINO OTTAVA 24 agosto 2017

I/8 GUERINO OTTAVA  24 agosto 2017
In quel tempo Epidonio si recava spesso a corte portando con se suo figlio e il Meschino e avendo l’imperatore un figlio di nome Alessandro che si dilettava come tutti i giovani del tempo di armi e duelli in tutte le sue forme ed essendo presenti i  due giovani spesso si inserivano negli allenamenti rimanendo sempre vincitore il Meschino. Aveva a quel tempo il Meschino 20 anni Enidonio 18 ed Alessandro 25. Nacque subito familiarità ed amicizia a tal punto che Alessandro chiese che Enidonio gli regalasse lo schiavo Meschino. Al che Enidonio lo rimando al padre essendo lui il padrone. Interrogato Epidonio  Alessandro si ebbe questa risposta. “ Non è che io mi rifiuti perché ti donerei persino il mio legittimo figlio Enidonio . Ma proprio in questi giorni stavo per rendere libero il Meschino che io amo come l’altro figlio e non so distinguere chi io ami di più ! Ma io te lo darò a condizione che tu lo renda libero altrimenti non potrò accettare la tua richiesta.
Furono chiamati notai e testimoni che stesero il contratto di cessione. Quindi Meschino fu fatto libero come cristiano. Alessandro una volta affrancato il Meschino chiese chi fossero i suoi genitori visto che nell’atto steso non erano citati. “Non li ho mai conosciuti “ gli rispose. Allora Alessandro fece la stessa domanda a Epidonio che subito ne raccontò l’acquisto dai corsari e l’arrivo a Costantinopoli. Mentre Epidonio raccontava il Meschino piangeva commosso perché era la prima volta che conosceva la sua storia e sarebbe fuggito via se non fosse per la gratitudine verso Alessandro che lo aveva reso libero.
Rimasto a corte il Meschino si perfeziona nelle arti della guerra e dei duelli diventando di fatto vero cavaliere  ed era ben voluto da tutti persino dall’imperatore. Il suo compito era di servire a tavola le carni tagliate già pronte (1) e molte volte serviva oltre Alessandro anche i reali e la loro  figlia. Questa ragazza di 14 anni era molto bella e nel giro di un anno meschino se ne innamorò perdutamente  e talmente in segreto che nessuno se ne avvide tantomeno  la principessa che lo ignorava completamente. Spesso si giostrava nella piazza di Costantinopoli e Meschino aveva imparato cosi bene che divenne famoso in tutta la signoria perché vinceva sempre lui.

1)      Le posate non esistevano ancora. I servi tagliavano le carni a pezzi in modo che i commensali potessero mangiarle usando il solo coltello o un attrezzo equivalente o come uisava con le mani.

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