venerdì 25 agosto 2017

GUERINO NOVE

I/9 GUERINO NOVE  25 agosto 2017
Fu in quel tempo che l’imperatore decise di dare marito alla sua figliuola e allora indisse un torneo.
Che al vincitore andasse sua figlia in sposa, una finissima armatura completa e un cavallo con il suo drappo e finimenti. Furono mandati banditori per tutto il regno e gli stati confinanti con le condizioni che chi intendesse partecipare al bando si attenesse al numero di soldati che era previsto  portasse ,  in base al suo rango,  mentre si garantiva il libero passaggio a tutti i valichi del regno. La giostra si sarebbe dovuta svolgere durante la fiera di maggio all’uso del maggio della Pasqua Rosada . Vennero circa 10.000 cavalieri fra questi i primi due figli del re Astilladoro, Torindo e Pinamonte, venne Apolisad re franco di Macedonia, Anfirone re di Assiria, Brunas di Eliconia, Tapas di Alessandria, Tanfilio figlio del re di Persia, Madar e Napar  d’Albania, Costanzo duca dell’Arcipelago, Archislao e Amanzon  di Tebe, e tantissimi altri e fu messo bando per chi mentisse sul numero dei soldati introdotti; per i cristiani la confisca per i saracini la pena di morte. E tutti i cavalieri furono alloggiati in città mentre il seguito fuori città e che per tutto il tempo del torneo si sarebbe tenuta corte in piazza alla presenza della famiglia reale.
Venuto il tempo della giostra fu allestito un  recinto dove potesse entrare un solo cavaliere per volta, per parte  con un suo solo servo e che questo cavaliere potesse provare di essere  di nobili origini pena la morte per i trasgressori. E questo fece avvilire il Meschino che praticamente veniva escluso dalla giostra.
Mentre una mattina serviva a tavola a corte il Meschino era triste e addolorato ed Elisena lo interrogò ed egli rispose che preferirebbe non essere nato vista la sua condizione che lo escludeva dal torneo. Le amiche di Elisena commentarono dicendo che forse il Meschino era turko d’origine o greco o d’Albania o di Schiavonia. E cosi ciascuna fantasticava sulle origini del Meschino. E una anziana signora madre di due damigelle presenti zittisce tutti dicendo: A me pare dal suo carattere e portamento che certamente non sarà di origini oscure e sento che presto sarà uomo rispettato e amato da tutti. Al che il meschino la ringraziò inginocchiandosi .
E venne il giorno della giostra che sarebbe durata tre giorni e furono nominati tre giudici fra i baroni che supervisionassero gli eventi garantendo l’uso delle armi senza trucchi e che a loro spettasse l’onore di designare il vincitore

Nessun commento:

Posta un commento