Sono almeno
due i motivi che hanno sollecitato l’Amministrazione Comunalealla
realizzazione della 43^ edizione del Premio Internazionale di Poesia “ Città di
Marineo”. Il primo e forse il più significativo, sta nel fatto che come pubblica
amministrazionenon
potevamo non assicurare la continuità di
una iniziativa che, partita nellontano
1974 cui il Circolo Culturale e poi continuata con la Fondazione Gioacchino Arnone sino
al 2016, nel corso degli anni ha dato
notevole rinomanza alla nostra cittadina.
Sono
passati ben 43 anni e siamo convinti che
l’apporto culturale dato dalpremio di
poesia non sia stato indifferente. Ne
sono testimoni i tantissimi poeti che si sono
avvicendati nel piazzale del Castello Beccadelli
Bologna. Nel contempo nomi
di
prestigio come Raphael Alberti, Marek Swarniskcj,
Emilio Isgrò, Arnoldo Foà,Turi Ferro,
il Cardinale Pappalardo, Piero Angela,
Franco Battiato, Antonio Zichichi,Luc
Montagnier, Giorgio Albertazzi, Bruno Vespa, Pietro Ballo, Mogol, Lando
Buzzanca,Evgenj
Evthushenko, Pino Caruso, Roberto Gervaso, Leo Gullotta, Francesco Cafiso,
Pamela Villoresi, Gianfranco Jannuzzo, Sebastiano Lo Monaco, Aldo Forbice, Michele
Placido e Lina Sastri hanno mostrato con la loro presenza nel nostro 4 paese che
la vera cultura è fatta di umiltà, abbattendo muri e steccati per un colloquio con la
gente. Il secondo motivo, e non meno
importante,
è che l’occasione
di questa 43 ^ edizione diventi un punto di riferimento,
a livello
istituzionale e non, per un forte coinvolgimento delle associazioni della
nostra
comunità
nonché della Pro – Loco, per rilanciare
una iniziativa di indubbio valore
e farla
diventare una rassegna di animazione socio – culturale pur fra le contingenze
di ordine
finanziario che attraversano l’ente locale, in modo che possa continuare a
contrassegnarela carta di
identità della nostra comunità. Sento pertanto il dovere di rendere
un sentito
ringraziamento a tutti coloro che con passione hanno dato vita a tutte queste
edizioni,
dai soci del Circolo Culturale allo staff delle Fondazioni Arnone, nonché ai
componenti
la Giuria che si sono sobbarcati di anno in anno un notevole onere.
Come Ente
Locale abbiamo il dovere di guardare al futuro. Ma un futuro senza
radici ha
scarse prospettive di essere vissuto.
Il Sindaco
Pietro Barbaccia
Pietro Barbaccia
Nessun commento:
Posta un commento