I/12 DODICESIMA
A cena Elisena invitò accanto a se il fratello Alessandro omaggiato
dalla corte e Meschino li servi . Quel giorno non si decretò nessun vincitore
della giostra. Ma tutti si domandavano chi potesse essere il villano che aveva
creato tanto scompiglio. Al che Alessandro rivolto verso il Meschino gli chiese
come mai non si fosse armato anche lui e sceso
nella giostra ? Schernendolo affettuosamente. Al che il Meschino
rispose: “Signore non mi deridere che se
anche io avessi avuto arme e cavallo avrei fatto la fine degli altri cavalieri...
“ Allora tutti derisero il Meschino perché erano presenti tutti i cavalieri che
il meschino stesso aveva abbattuti nella giostra di quel giorno.
I due passarono la notte a togliere stemmi e insegne affinché dal panno
allo scudo nulla apparisse che potesse tradire il suo anonimato, poi provarono
il drappo sul cavallo e tutto fu pronto proprio al sorgere dell’alba.
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