sabato 26 agosto 2017

DA JESI A LORETO



Come sia possibile andare a Jesi , intrattenersi con Federico II di Svevia , siciliano  osteggiato dai tedeschi per via di padre, dagli jesini per via di nascita, normanno per via di origini, senza andare a Loreto ! Negli anni giovanili mi affascinava il fatto che degli angeli avessero “deciso” di portare da Nazaret a Loreto la casa dell’Annunciazione, la casa dove Gesù visse infanzia e adolescenza, dove forse giocò al pallone e si rincorse con i compagni (vedi vangeli apocrifi sul giovane Gesù). La tradizione era solida e ancora non  erano iniziate le sceneggiate sulla Sindone , le apparizioni di Mejugorye (è di oggi la notizia che per le sette prime apparizioni si aspetta la conferma della Chiesa…) e tante discussioni sulle reliquie .  Lavorando ad Ancona mi veniva relativamente facile  “correre a Loreto” e cosi iniziai a documentarmi e a ragionare sulla Santa Casa di Loreto. Annotavo i pro e i contro sino a quando non mi imbattei in uno scritto (Il Procuratore e il Centurione, Sellerio) di Anatole France che “precisava che al tempo di Gesù non esistesse un villaggio chiamato Nazaret… La cosa mi intestardi anzichè scoraggiarmi e cosi annotavo i pro e i contro per vedere dove andavo a finire. Intanto annotai che non era un “santuario di apparizioni” e questo eliminò strumentalizzazioni di veggenti vari. Imparai a separare storia leggenda e tradizioni fin dove fosse possibile. Ricordo che annotai:
-La casa non ha fondamenta
-la casa è su tre lati e senza tetto con una sola finestra (da qui entro l’Angelo ?)    
-costruita con materiali (analizzati) di origine palestinese con loro tecnica costruttiva

E cosi via con questi elementi passai ad altre analisi sino a quando mi trovai il primo muro: come hanno fatto (gli angeli) a portarla in volo sino a qui ? Certo agli angeli tutto è permesso per noi cattolici , ma o torni alla leggenda o alle tradizioni o alla fede e questo rendeva inutili le mie ricerche… Feci una lunga pausa.
Fu proprio ad Ancona assistendo al carico-scarico di una nave che dedussi che anche una casa si può smontare, intelaiare e caricare e scaricare da una nave … e poi rimontarla a destinazione. Tutto questo può essere avvenuto anche al tempo di Federico II mentre era ancora vivo o meglio mentre era in terra Santa… per poi arrivare a Loreto nel 1296 , ma prima aveva fatto tutta una serie di spostamenti durati qualche tempo : fra “smontaggio” , imballaggio e soste il Federico se ne era andato…
Supposizioni, ipotesi (come direbbe qualche settario del mio paese) !
Intanto anche ora il tempo passa e cosi uno studioso suggerisce che la cosa avrebbe potuto farla un certo De Angelis della marca anconetana “certamente” presente in terra Santa. Beh come chiusura della ricerca non era male. La tradizione affida ai De Angelis il merito di aver portato la Casa da Nazaret a Loreto giustificando le varie tappe con la presenza di pirati turki nell’Adriatico e spuntando tanti altri spigoli. Ora noi come abbiamo fatto per la Sindone (non dimenticate i dispiaceri che subì il Cardinale di Torino per aver autorizzato il “taglio” del tessuto per il carbonio 14) torniamo indietro alla tradizione . La Chiesa chiama oggi la tradizione fede e siccome non  siamo né teologhi né biblisti propendiamo per la tradizione che non  ha mai tradito i cattolici.

Ps. Non ripeto la storia del santuario con tutte le opere artistiche che contiene. Ve ne segnalo solo due. La prima la sacrestia affrescata da Michelozzo da Forli. Ti fa mancare l’aria come fossi un adolescente innamorato. L’altra moderna contemporanea dove l’artista volle presente in una lunga processione tutti potenti del suo tempo da Togliatti e Nenni allo Scia di Persia a Gagarin ! Ovviamente avvalorando la tesi che Giovanni  23mo e Mons Capovilla (il suo segretario che poi divenne rettore a Loreto) fossero comunisti : e noi moderati lo credemmo !   
  

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