La descrizione di questo quadro va chiesta al Pino Taormina
A quanto pare diminuiscono i presepi casalinghi ma aumentano quelli
pubblici. Il primo,il colossal, sofferto, sudato, guerreggiato, ostacolato, a volte
vittima di “animi cattivi” (pensate all’imbroglio infame del presepe dello scorso anno) ma sempre fascinoso, che
migliora di anno in anno. Ora si ha davanti un anno per le correzioni (ci vuole
qualcuno che ne curi l’immagine procurando un giusto ritorno), ma soprattutto ci
vuole chi lo difenda fermamente. Non si può lasciare nell’arena quelli della GMG
addirittura aggrediti come fossero mascalzoni. Siamo al punto che bisogna avere
“la protezione civile” . Per fortuna ora sembra sia tornata la ragionevolezza. Ora
aspettiamo la solita pagina del Giornale di Sicilia con la foto del Sindaco e dell'assessore ,entrambi con l'aureola !Sarebbe stato meglio che il sindaco si facesse fotografare assieme agli
artefici del presepe . Per cinque anni abbiamo avuto la
foto del sindaco precedente come mussolini di turno , capo di un paese di coglioni
con un solo “genio”.
Gli oltre 7000 marinesi che solitamente partecipano al presepe
Avremo il presepe “meccanico” vanto di città grandi e famose (citiamo a
caso quello di Milano centenario inamovibile da piazza del Duomo). Oltre la
meccanica e l’elettricità vengono esaltate le capacità dei singoli. Uguale ma
diverso quello di Marineo al Crocefisso, che da anni chiediamo che venga
allocato in un luogo sicuro stabile. Magari usando una stanza della fondazione
o altro luogo o chiesetta poco utilizzata. Anche quello della matrice non è
male, per non dimenticare quello tradizionale della Famiglia Realmonte che ci
permette di invadere la sua casa per ammirarlo. E cosi via dal Convento a
quello in allestimento del movimento diretto da Ciro Benanti. Ma il più
bello in assoluto e quello che allestiscono i papà in casa per i propri bambini
consci che presto quest’aria magica e delicata verrà portata via per l’urgenza
di diventare grandi togliendo poesia ai genitori che non sanno come frenare
questa fuga. Mentre Gesù bambino da duemila anni scuote la testa sbalordito che
questi bambini meravigliosi li incontrerà grandi e molte volte… (niente parolacce
…siamo quasi a Natale !)
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