Antonino
Spinella mi è sembrato più rilassato. Questo non significa che è
diventato più gentile con me. Quello che deve dirmi me lo dice subito
direttamente. Non solo rilassato ma è come uno che scala una montagna
convinto che la cima sia irraggiungibile, ma quando vi arriva tira un
sospiro di sollievo. Non era l’aggressione ricevuta a spaventarlo,
nemmeno le promesse inquinate dei politici che a turno rubavano la culla
del bambino Gesù per apparire. Una serie di personaggi equivoci che
possono vantarsi di aver riscritto i vangeli apocrifi. Ero felice di
vederlo più sereno e mi sono chiesto da dove prendesse questa energia.
In primis dai suoi compagni che non lo abbandonano mai, che hanno
sofferto con lui che hanno in comune quel coraggio che manca a quasi
tutti i suoi compaesani: il coraggio del fare ! Ora a presepe
funzionante si ritrova quasi settemila collaboratori, confrati ed amici,
fratelli. Ma come nei film d’azione anche lui ha al fianco colei che lo
sostiene nei momenti più difficili: la sua fidanzata , senza la quale
lui non fa neppure dieci metri !
Ci
sono ancora tre giorni per visitare o rivisitare questo presepe. Senza
dimenticare il passa parola ! Si ciascuno di noi dovrebbe telefonare ad
amici residenti fuori invitandoli a Marineo che ancora per tre giorni è
la città del presepe di San Francesco.
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