giovedì 6 marzo 2014

A CIASCUNO IL SUO SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE...

In questo momento i bambini delle scuole sono costretti a “salire il calvario” per essere gli unici spettatori all’inaugurazione del Giardino dei Giusti. Già Riprenditi Marineo ha “spintonato” (sto diventando elegante nel linguaggio…) questa amministrazione da operetta o meglio da avan spettacolo puntualizzando alcune cose di cui il nostro “lottatore contro gli specchietti per allodole” combatte a giorni alterni e cioe un giorno è lui che li combatte (vedi restauro di casa Ribaudo) l’altro è lui lo specchietto delle allodole (vedi il Giardino dei Giusti). Riconoscere a Riprenditi il giusto merito di aver “inserito” nel loro programma la creazione di un Giardino dei Giusti costa caro perché alla fine quello che si voleva non era creare un Giardino di valori condivisi ma bensi un epitaffio sopra i 18 primi abitanti del giardino che ricordassero non i fasci siciliani ma gli autori di un libretto definito da Franco Virga “superato”. Altro che specchietto per le allodole questo è lo “specchio delle mie brame”. E lo dimostra proprio l’orario scelto dove rimarranno gli “atti” scritti da loro stessi , ma senza il concorso di quel popolo che si sentono rappresentare . Mentre i Riprenditi ne fanno un caso personale , e si sentono vittime di ostracismo, gli voglio dire che sono in buona compagnia perché , a parte noi che dell’ altrui ostracismo ne facciamo carta igienica, voglio ricordare che proprio questo ostracismo li portò a essere i vincitori morali e materiali delle ultime elezioni. E sono sbalordito che non abbiamo chiesto la revisione dei risultati delle votazioni ben sapendo che la cappa “della sindrome di Godrano” gravitava sopra Marineo, e quella manciata di voti che li divideva andava per democrazia verificata per dare certezza ad entrambi di correttezza. Ora “noi sappiamo” come è nato il Giardino dei Giusti e sappiamo che loro non vi troveranno mai posto . Sappiamo che l’arch. Cutrona se ne è occupato ma non sappiamo in che forma e ruolo , perché tutto continua a svolgersi in quella attimosfera “mafiosetta” tipica dei costruttori di specchietti per le allodole o meglio degli estremi che si toccano .
Per chi non ha bisogno di specchietti suggeriamo la pagina di ieri sul Corriere della Sera e il corsivo di Franco Virga di oggi. Vi diamo appuntamento per domani dove si discuterà di molestie, stupri e simili con la speranza che si tratti anche degli stupri della verità e , per quanto ci riguarda, siamo curiosi di vedere come se la cavano i “nostri maschietti” …

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