IERI SERA DOPO LA LETTURA DELLA NOTA QUI SOTTO RIPORTATA VOLEVAMO SUBITO INSERIRLA, MA CI SIAMO PRESI QUALCHE ORA DI RIFLESSIONE. LA COSA NON MERITEREBBE NESSUN COMMENTO PERCHè IL "DUO" NON è NUOVO A QUESTE COSE. AE VOLETE QUALCHE CHIARIMENTO NON CERCATELI SONO ENTRAMBI A KIEV A STUDIARE COME APLLICARE LE LORO TEORIE SU MARINEO.
DI LORO CI RIMANE IL RICORDO DELLE CATENE CHE OPERAI MARINESI HANNO SUBITO COME INFAMIA DA CHI ERA PREPOSTO A DIFENDERLI.
IL CASTELLO NON SARà MAI CASA RIBAUDO !
È mio dovere informare il Consiglio Comunale che
venerdì 28 febbraio è stato firmato presso la Sovrintendenza ai Beni Culturali
della provincia di Palermo l’atto di sottomissione tra il Sovrintendente Maria
Elena Volpes e l’impresa Sciuto Prospero di Nicolosi che permetterà di
riprendere finalmente i lavori nell’ala sud del Castello Beccadelli di Marineo.
Con tale atto transattivo sono stati riconosciuti all’impresa i danni causati
dal fermo del cantiere in modo da chiudere definitivamente il contenzioso che
si era attivato dopo più di due anni di stasi tra l’Assessorato Beni Culturali
della Regione Siciliana e la ditta suddetta. L’Amministrazione sin dal suo
insediamento ha seguito passo passo l’iter per sbloccare i lavori con diversi
incontri avuti presso la Sovrintendenza di Palermo con il responsabile dei
lavori arch. Lina Bellanca .
Tali incontri sono stati necessari per evitare
l’aggravamento dello stato di degrado esistente soprattutto nella torre
dell’orologio dove si temevano addirittura dei crolli. L’appalto di 1 milione e
mezzo di euro era stato aggiudicato nell’agosto 2007 alla ditta Sciuto
Prospero, ma i lavori non vennero consegnati in quanto insorse una controversia
amministrativa al TAR per la nomina del coordinatore di sicurezza. Tale
controversia si è risolta solo nel luglio 2008 con sentenza dello stesso
Tribunale. Ma non appena i lavori iniziarono nella primavera del 2011e furono
collocati i ponteggi, essendo il finanziamento inserito nella misura POR
Sicilia, il lavoro fu revocato con un provvedimento assurdo del governo
nazionale per il mancato rispetto del cronoprogramma dell’intervento. Alla luce
di quanto detto stupisce, a dir poco, l’intervento in un blog locale del
deputato Ribaudo in cui “ afferma che si è trovata la soluzione per riaprire il
cantiere”, ma, a ragion del vero, dobbiamo ribadire che l’intervento era stato previsto dal
Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana, come al solito si
vuole dare lo specchietto per le allodole.
Ecco il gruppo manumanchiano restauratori del castello |
Marineo lì 03 marzo 2014
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