Tomáš Halík è un sacerdote, psicologo,
scrittore e professore universitario molto conosciuto in Repubblica Ceca.
Proviene da una famiglia credente ma non praticante, non è mai stato educato
nella fede e non se ne è molto
occupato. Ha studiato la psicologia ed è diventato lo psicoterapeuta
soprattutto dei tossicodipendenti. Ma fra i suoi amici c‘erano anche i credenti
che lo invitano a venire ad ascoltare le prediche divertenti, abbellite da
molti aneddoti, di Padre Reisberg nella centrale chiesa di Týn a Praga. Rimane
affascinato da questo sacerdote e da altri personaggi chiave della cosiddetta
Chiesa del silenzio e dai primi momenti quando ascoltava la predica in fondo
della chiesa, si avvicina piano piano all’altare per trovarsi addirittura
dietro all’altare e diventare un sacerdote clandestino.
Dopo la Rivoluzione di velluto diventa un
collaboratore di Václav Havel e il cappellano degli studenti universitari. Comincia a viaggiare, a conoscere altri
popoli e altre religioni e trova aspetto positivi e punti di incontro con esse
a tal punto che il dialogo interreligioso diventa un suo cavallo di battaglia
presente spesso nei suoi primi libri. Fa tesoro anche della sua esperienza da
psicologo e della conoscenza del mondo degli atei e nei libri successivi si
occupa del confronto con i “lontani”, è aperto alla ricerca e alla discussione,
anzi “si siede a tavola con i non credenti” e insieme a loro umilmente cerca il
Dio nascosto. Questi suoi pensieri li possiamo leggere anche in italiano perché
nel 2012 il libro è uscito con il titolo”Vicino
ai lontani” – La pazienza della fede
nel dialogo con l’ateismo nella Libreria Editrice Vaticana. Gli è caro un
personaggio del Vangelo, Zaccheo, definito dai benpensanti peccatore. Nel brano
di san Luca, da cui l’autore parte e che
descrive l’incontro di Zaccheo con Gesù, possiamo leggere: “Il Figlio
dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”; questo è anche la tesi dell’autore che invita
ad avere la pazienza, aspettare la seconda risposta di Dio, di avvicinarsi ai
lontani e capire la loro ricerca. Il secondo libro uscito recentemente in
Italia in casa editrice Paoline si intitola “La
notte del confessore” è chiaramente frutto della sua esperienza di
sacerdote che lo porta a questa conclusione: “La crisi del mondo che ci
circonda, e anche le ‘crisi della religione’ sono per me enormi finestre di
opportunità che Dio apre per noi. Sono situazioni che ci sfidano a ‘prendere il
largo’.”
14.03.2014
Tomáš Halík ha ricevuto in Inghilterra il premio Templeton ‘per il progresso
verso la ricerca o scoperte sulle realtà religiose. Questo premio, meno
conosciuto del premio Nobel, pare sia nato proprio come reazione al fatto che
il prestigioso riconoscimento che ha voluto Alfredo Nobel ignora totalmente la
spiritualità (viene assegnato per la pace, per la letteratura, per la chimica,
per la medicina, per la fisica, per la matematica e recentemente anche per
l’economia); e per questo viene chiamato
il premio Nobel della religione. L’ha istituito il signor John Templeton nel
1972 e già nel 1973 il premio fu assegnato a Madre Teresa di Calcutta. Un altro
nome conosciuto troviamo nel 1983 con Alexandr Složenicyn. Facciamo auguri al
professor Tomáš Halík, per questo riconoscimento che ha un grande valore anche
per il fatto che egli proviene da un Paese, la Repubblica Ceca, dove 58% degli
abitanti si dichiara atea e dove l’eredità dell’ateismo di stato, delle
persecuzioni e del lavaggio del cervello ha lasciato le sue evidenti tracce ma
anche un nuovo approccio alla religione, non solito, scontato, troppo sicuro di
sé, che divide e non unisce. Questo è la
novità su cui riflette Tomáš Halík nei sui libri e nelle sue conferenze per la
quale ha ricevuto il prestigioso premio.
28.03.2 R.R.
Ps . Se ben ricordo Tomáš Halík era presente al nostro
matrimonio a Praga il 29 diecembre 1971 celebrato proprio da padre Giorgio
Reinsberg assieme a padre Antonio Mandl. L’ultima volta che lo abbiamo
incontrato (vedi foto) è stato in occasione della presentazione dell’edizione
del suo “ La notte del
confessore “ (Paoline)
a Milano il 9 gennaio scorso.
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