venerdì 14 marzo 2014

DON CHISCIOTTE

La universalità del Don Chisciotte è affidata a migliaia di critici che gli hanno fatto superare “quella leggerezza” del racconto che porta i suoi lettori a fermarsi ad un certo punto e “saltarne un bel pezzo”. Michele de Cervantes non si è inventato il Don Chisciotte. Chi ha “consuetudine” con le chansons de gestes, con i poemi epici finisce come il nostro Hidalgo. Il nostro legame nasce in tempi lontani quando mi accorsi che è uno dei più antichi a “raccontare” con don Pedro storie epiche con il teatro dei pupi del tempo. Poi quando mi accorsi che fra i suoi libri , in quella mitica biblioteca del nostro eroe c’era anche l’Orlando Innamorato del Boiardo. A questo punto la frequentazione diventa amicizia e vuoi saperne sempre di più. Cosi mi imbattei un giorno nel Colonnello (oggi Generale in pensione) Garofalo che aveva appena concluso con il prof. Vicenti l’analisi del dna di Maria Matteo Boiardo, ispiratore principe del Teatro dei Pupi. Avevo già deciso di riportare il mio teatro a Marineo e mi posi il problema , perché usa, a chi farlo inaugurare. Si decise per il Garofalo avendo appunto “individuato “ il Boiarso e soprattutto perché aveva accettato di “portare” questa enorme testimonianza nel mio Teatro di Milano nel convegno organizzato con la presenza di almeno 10 professori universitari dotti soprattutto di epica (di cui almeno quattro provenienti da università straniere prestigiose). Ne parlai a Marineo ed i miei amici mi guardarono come se volessi vendere gelati al polo nord , dovetti rinunziare e anche perché avrei dovuto questuare le presenze e con il consenso dell’ospite già in tasca, e il biglietto aereo già emesso optando per la presenza dell’allora primo cittadino più uso a far incatenare operai che uomo di cultura . Ieri leggendo il corriere feci un salto e ripercorsi quel periodo con l’aggiunta che quanto si vuole fare oggi in Spagna era già stato fatto a Scandiano con il Boiardo. Emozione fortissima e invito a San Ciro affinchè protegga il prof. Fernando Prado in questa impresa degna del grande Cavaliere. Poi sono andato a riprendermi gli appunti dove il Miguel Cervantes è presente assieme a Gilberto Bologna alla Battaglia di Lepanto e presumibilmente assieme a qualche giovane marinese. Appunti che purtroppo divido fra Milano e Marineo e che spesso mi causano errori. Quindi avendo perso un braccio nella mitica battaglia di Lepanto (1577) questo aiuterà oltre ad un infintà di prove scientifiche ad individuare l’autore del Don Chisciotte. Questi non sono tempi per racconti epici, ma il solo pensare che codesto Bologna nominasse qualche volta al Cervantes “Marineo…” ecco mi emoziona.

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