Da
quando si è resa necessaria la presenza di psicologi e psichiatri come
“sostegno” in certe situazioni siamo diventati cavie esaltando le
“dubbie capacità” di questi specialisti che insegnano ciò che non hanno
mai vissuto. E’ come nei “corsi per fidanzati” quando si usano “brave
persone” , ma che non hanno un vissuto coniugale e paterno. Ora abbiamo
condiviso , in ogni caso, il corso tenuto da Radio Centro in più
appuntamenti che serviva come orientamento nell’educazione dei figli e
in tutti quei comportamenti dove il genitore molte volte non arriva. Ma
come in tutte le cose ci sono sempre varie teorie educative, dove
prevalgono solitamente quelle americane forti di statistiche da noi
impensabili, di studi specifici e verifiche sul campo. Quindi queste
teorie vengono poi “scelte” e usate affinchè noi le applichiamo.
Ora
se con fatica Radio Centro riesce a coagulare attenzione usando
“specialisti locali” ci porta “sconforto” sapere che un altro simposio
si sta preparando con lo stesso scopo-tema tenuto da altri “specialisti”
addirittura a livello regionale (per svalutare i locali ?). Dare noi un
giudizio sui due “corsi” potremmo
solo partecipando come genitori “contemporanei , ma ormai siamo “fuori
corso” e soprattutto apparteniamo a quel “filone” che alla fine è meglio
la nostra inesperienza che le “tolleranze” degli specialisti.
Ma
, e veniamo al punto, siamo esterrefatti che in questo paese ogni cosa
deve essere “dualistica” ogni cosa deve avere il suo opposto contrario
pur essendo “il cliente” lo stesso. Ora non abbiamo ne tempo ne voglia
di cercare le origini ideologiche, pratiche, didattiche del prossimo
corso tenuto dalla Dott.sa Olivieri e francamente non ci interesserebbe
se non fosse per il fatto che ci porta quel disagio del “dualismo” su
ogni cosa contro il dialogo obbligatorio.
Se
fossimo in politica diremmo che esiste un metodo di destra in
contrapposizione al metodo di sinistra e cosi via. E così diventa come
le cosidette “missioni” in Africa dove un paese di circa 7.000 abitanti
ha due missioni contrapposte per via di quella smania colonialista
camuffata dietro” il negro da aiutare”. Questa metodologia , ancora non superata produce risultati devastanti che poi sono quelli espressi dalla Barbara Cangelosi quando dice
che “si trovava con quelli di Bolognetta ma di Marineo non c’era
nessuno”. Non sappiamo dirvi cosa impedisce a Radio Centro e alla
Dottressa Olivieri di coordinare i due corsi, cosa impedisce che di due
“missioni” in Africa se ne faccia una , e cosi via in tutte quelle cose
condivisibili. Se questo è qualunquismo non ce ne vergogniamo , ma a
condizione che qualcuno restituisca la laurea.
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