Era tardi ormai e assieme all’aria
pungente calò su Marineo una nebbia che la vedevi muovere e avanzare a
vista d’occhio. Sembrava un film horror con questa macchia-nebbia che si
spostava fra le case. Era più vistosa nel corso perche scorreva più
velocemente come Percorresse un tunnel . Superata la piazza appena dopo la farmacia nessuno si accorse che una figura scivola fuori dalla maiolica attraversando il vicolo Raimondi al Passetto mi piombò in casa invitandomi alla passeggiata. Di solito si parla della nebbia londinese o di quella di Milano oltre che famose, fitte
e impenetrabili. Non ricordo scritti sulla nebbia terranea marinese…
Ricordo bene invece quanto occorse a quel marinese che preso un tassi a
linate per il centro città osservò e sottolineò la bravura del tassista
che svettava veloce e sicuro fra la nebbia milanese di cui si dichiarava
“esperto”. Giunto al 17 della via indicata dal cliente il marinese
sceso dal taxi dopo aver dato una lauta mancia all’esperto tassista, si
avviò a testare il muro in cerca del campanello da suonare certo che o a
destra o a sinistra lo avrebbe trovato. Ci vollero almeno cinque
fiammiferi per scoprire che si trattava del portone del duomo e non del
numero 17 della via dove era diretto. Passeggiare nella nebbia è
pizzicante ti dà l’impressione di camminare sulle nuvole di trovarti in
un altro mondo ed hai l’impressione che le tue parole ti ritornino come
eco. Ora se a tutto questo aggiungete il mio compagno di passeggio non
avrete dubbi a credermi.
“Chi
ti ha detto che quest’anno sarà Puccio a fare il San Giuseppe nella
sfilata e nella tavulata?”. Il Superiore risposi o meglio… non
cominciare al solito tuo… spiegami meglio ! Dialogare con San Ciro non è
cosa facile. In primis io non sono il massimo in fatto di studi e lui
invece è poliglotta e non si capisce mai quale lingua sta usando. Parte
in latino perché ad Alessandria è la lingua ufficiale. I medici usano il
greco perché i testi sino a Galeno
sono in greco e di cultura greca erano i tolomei…Ma San Ciro se ne
fotteva e parlava Copto perché erano cristiani copti. Vi lascio
immaginare … soprattutto nelle barzellette e nei doppi sensi era un
disastro. Non si rideva mai in contemporanea. “ Ho fatto questa
riflessione. Ormai i poveri non esistono più , ma esistono tanti
disagiati, perseguitati, sfortunati e mi sono detto forse quelli della
GMG non trovando un povero lo sostituiscono con un perseguitato … Chi
più di lui può rappresentare San Giuseppe… perseguitato dal Sindaco
precedente, osteggiato dall’attuale amministrazione, privato da entrambi
dello stipendio , chi è più povero di lui dopo anni e anni di stipendio
a rate e a singhiozzo. Un giorno i sindaci l’altro gli assessori, poi i
funzionari gli mancano solo gli stenti … Tutto
qui. Io non conosco il copto, né il latino tantomeno il greco… ma dalla
smorfia posso dirvi sillaba per sillaba cosa mi rispose. Ho dovuto
insistere per convincerlo della mia tesi. Dopo una lunga spiegazione
chiesi se fossi stato chiaro e fu li che mi accorsi che ero solo perché
San Ciro si era perso nella nebbia o come dicono mi ha mollato per
strada e se ne è tornato a casa….
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