sabato 15 marzo 2014

MARINEO CELESTE E LIBERATA



L’ultima volta che ci siamo visti mi disse: ti ricordi quando mi dicevi di scrivere le poesie su richiesta ? E da lì , a differenza degli infami, si parlava di come avrebbero potuto essere certi nostri …locali. Altro che Ma’arra …
Se un poeta tace mi preoccupo , se un politico non fa nulla per la mia Ma’arra mi sento responsabile perché avrei dovuto ucciderlo prima.
Spero che avendo rotto questo silenzio un giorno andrò famoso non perché denunziai un sindaco cafone , ma perché causai l’apertura dei cassetti del poeta e così la nostra Ma’arra divenne celeste e liberata.

 

14 marzo 2014

Rompimi il silenzio

Si aggrovigliano i tuoi baffi
di epoca borbonica
su scarpette di pensieri
sul fondo delle pentole
tra alchimie di goulash
e antiche profezie della sasizza
Illusionista del finocchietto
compare incrociato
della via Copernico
prestigiatore da pasta con le sarde
rompimi il silenzio
di poeta taciturno !
Introducimi nei baccanali
del "chercher la femme"
tra i passoloni di Ancira
e i cascavalli di Ippona
laddove il nemico
minarcela non può
la nostra Ma'arra,
perchè tra le tende del Torquato
se di vino
chiederemo il calice
ci riempiranno il quarto !
Accoglimi
nella tua Gerusalemme liberata
amico anarghiro
san Giovanni di Edessa
dall'armatura in silicone
viaggiatore bulgaro
in cerca di un amore ceco
tu che uccidi il drago
e rubi l'aureola
al santo Giorgio
per te canto l'amore a damigiane
per mai tacere e mai tacere
se tu mi fai entrare
offrendomi da bere !!
Togliti quel basco
da siculo-bauscia
parlami loquace
di antiche logistiche
di camion in giro per il mondo
quando disteso con la prole
sulle spiagge greche
tra colpi di sole e colpi di stato
nei pomeriggi calmi
sentivi scattare le sirene
Ora incazziamoci
riprendiamoci  Marineo
respiriamo a tre narici
tra i loculi di Makella
e il vasa-vasa
tu che imbrattasti il punteruolo
col rosso del tuo sangue
Sancho Panza disilluso
che atturri il Don Chisciotte
non restar scudiero di te stesso
mecenate senza poeta
tu crociato
volesti liberare
il sepolcro di Branno
dalla poesia "a matula"
fammi un copia-incolla
di versi positivi
restiamo ancora vivi
tocchiamo l'ombelico
di questa Suvarita
con la mano (sempre) calda,
sotto il sole
di quest'ultima spiaggia
e svuoterò cassetti
stracolmi di poesie
cantando dell'amore
e della raggia.

(Ezio - 14/03/2014)

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