giovedì 13 marzo 2014

SENZA PAROLE

Gentile Signor Sanicola,
sarò breve e concisa nel rispondere alle sue riflessioni, dandole il mio personale punto di vista su ciò che ho detto ed ampliando brevemente il concetto. Se ha letto anche sommariamente il mio pezzo sul Programma Erasmus+, sarà semplice collegare le frasi ora scritte con quanto detto prima.
Le scrivo perché il tema mi sta a cuore e lo faccio sottraendo tempo ad altro ma convinta che questo tempo sia comunque ben speso.
-“è il senso di tante opportunità coglibili e che non bisogna lasciare andare! Ha presente i treni che passano e che se li perde ha perso per sempre quella occasione? ecco, funziona proprio così!”:
Per il Programma sono stati stanziati 14,7 miliardi di euro totali, che saranno spendibili nei sette anni (2014/2020). Per il Programma “Youth in Action” in vigore nello scorso settennio (fino al 2013), c’erano 56,7 milioni di euro e sono stati spesi il 99,8% dei fondi (finalmente spendiamo con buoni progetti tutti i fondi disponibili!) e 50.000 ragazzi sono stati coinvolti.
Converrà con me che è stato un ottimo “primo passo!”.
Il nuovo programma rappresenta una grandissima opportunità per tutti: sia per le associazioni/ le organizzazioni/ i gruppi informali e gli enti su vari livelli che presenteranno e avranno approvato i progetti, sia per i ragazzi che avranno l’opportunità di entrare in contatto con altri ragazzi di altri Paesi, sia anche per molte attività del territorio che si occupano per esempio di ristorazione o di terzo settore in generale, perché per ogni singolo progetto è previsto un budget da spendere per vitto, alloggio ecc, e coi tempi che corrono, qualche euro in più nel nostro territorio non ci farebbe male.
Il treno è da non perdere, perché visto che il Programma sarà in vigore per 7 anni, bisogna imparare adesso a scrivere i progetti, dopo sarà troppo tardi.
Avendo partecipato al seminario nazionale (insieme ad altri ragazzi di Bolognetta, ma di Marineo purtroppo non c'era nessun'altro)
Ho sparso un po’ la voce del seminario tramite il mio account personale di facebook per dare diffusione della notizia (e se non ricordo male, ho usato anche quello del mio Partito, ma converrà con me che l’argomento, se pur non strettamente politico, aveva una notevole importanza!)
Purtroppo probabilmente non è via internet che si prende consapevolezza dell’importanza della questione. L’esperienza di uno scambio sicuramente fa generare molto più interesse tra la popolazione. Bolognetta ha già avuto l’opportunità di vedere nascere e portare a termine un progetto, quindi non vi è solo l’interesse di partire ed ospitare, ma anche di conoscere per bene il Programma per scrivere! Partecipando al seminario ci siamo accorti che tra i ragazzi c’erano tantissimi siciliani..è stato bello vederci tutti là perché denota il fatto che c’è un interesse notevole verso questa iniziativa e sicuramente è più facile lo scambio di buone prassi tra ragazzi che vivono in una stessa realtà. Oltretutto, le confesso che, tra i tanti giovani siciliani, ce n’erano tanti con cariche politiche, (simili o contrastanti con la mia), ma le assicuro che a Roma nessuno a dato valore a questo, se non per scherzarci su. D’altra parte eravamo tutti lì per lo stesso obiettivo, nel quale la politica c’entrava solo come “investimento per il territorio”; e le cariche non c’entravano niente!
-fondi che sono stati stanziati per i giovani ma che a Marineo vengono spesi da associazioni che non sono di qui..
Come detto prima, i fondi sono stanziati per i giovani, attraverso l’approvazione di progetti ad associazioni/enti ecc che li scrivono. A mio personalissimo avviso, non è importante solo far partecipare allo scambio giovani del territorio, ma coinvolgerli al momento della stesura del progetto, delle attività, della contabilità del progetto ecc. Solo così si può fare in modo che, magari alla prossima scadenza, sia il giovane a prendere iniziativa per realizzare la propria idea e non che il tema, le attività, i Paesi ecc vengano decisi da un altro ente. È importante investire su giovani e associazioni locali, magari inizialmente coadiuvandoli nelle varie attività, per creare un “effetto domino”sul territorio. Oltretutto, ogni promotore di progetti ha due possibilità: quella di scrivere e quindi di invitare partner stranieri, e quello di aderire come partner in progetti in altri Stati. In questa seconda opzione, i ragazzi che partirebbero, avrebbero l’opportunità di un arricchimento culturale e personale immenso, con una spesa in euro davvero irrisoria. E questo è un enorme vantaggio!
(che anzi, hanno comunque l'occasione di entrare qui in contatto con ragazzi di altri Paesi, ma raramente di partire a loro volta),
Inserirsi gradualmente ed autonomamente in un circuito di partenariati permette di avere tantissime richieste di adesione a progetti per ogni scadenza. Non si può stare nella speranza che un’associazione che non ha sede a Marineo si premuri di far partire ragazzi di Marineo (o di formarli). Dobbiamo essere noi a restare in contatto coi partner, a prescindere dagli altri.
Personalmente ho avuto la possibilità di stringere amicizia con tanti ragazzi di diversi Stati Europei e di diventare partner quasi permanente di qualche associazione. Se il primo step è il partenariato, poi c’è la possibilità di avere un punto di riferimento all’estero, di costruire un’amicizia, e chissà, magari anche di creare opportunità lavorative fuori dall’Italia.
Non si può sempre dire che "Qui non c'è niente".. ogni tanto bisogna sbracciarsi...
La vita riserva delle opportunità che quando si presentano puoi non riconoscere. Per caso, ho avuto la fortuna di fare delle esperienze fuori da Marineo, ma, ad essere sincera, le mie esperienze più forti le ho fatte qui, in ludoteca, da volontaria, ed avevo 15 anni. Oltretutto, quando un’attività riesce nel posto dove vivi, di sicuro hai una soddisfazione più grande. A Marineo le associazioni e i gruppi fanno un grande lavoro ed infatti il mio pensiero non è verso chi sta in associazioni e gruppi, ma a chi non ne fa parte, perché per me sono loro che bisogna coinvolgere! Ho scritto quell’articolo informativo perché è nostro dovere condividere con gli altri le buone opportunità, e questa mi è sembrata degna di nota!.
Ho scritto anche per suscitare curiosità, vedremo in futuro se magari in qualcuno sono riuscita …
Convinta sempre che chi dà il proprio contributo può permettersi anche di sbagliare, contrariamente a chi resta sempre fermo nel proprio nido, pronto a criticare gli altri e la società in generale …
Cordialmente,
Barbara Cangialosi 13.3.2014

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