domenica 23 marzo 2014

PIETRO MANZONI



 VERSO LA PUREZZA

Milano Palazzo Reale , dal 26 marzo al 2 giugno

Milano celebra una delle sue voci più alte e audaci: Pietro Manzoni.Una puntuale retrospettiva ripercorre i passaggi principali della bruciante avventura di questo artista, che è riuscito a essere poverista e informale, concettuale performer, minimalista e anticipatore di tendenze come fluxus. A guidare i suoi gesti è sempre la necessita di disattendere ogni aspettativa. Eppure , in Manzoni, permangono alcune urgenze costanti. Per un verso, egli attinge alla realtà. Per un altro, vuole semplificare, ridurre al minimo:  tende verso la purezza della forma.Questa oscillazione caratterizza i primi “achromes” : monocromi casti,liberi da rimandi, eppure solcati da inesattezze e imperfezioni . Talvolta, poi, Manzoni “ingessa” in questa superfici simili a muri screpolati cose “già fatte “ (michette o pacchi da imballaggio) :reliquie di quotidianità trasttati come frammenti di una sintassi elementare. E si pensi alle più controverse “trovate” manzoniane: i palloncini con il suo fiato, i corpi di amici firmati, le uova sode siglate con le sue impronte, le feci inscatolate. Si tratta di “situazioni” che rivelano l’urgenza di assumere semplici momenti di vita, depurandoli di ogni scoria, sino a spingersi alle soglie dell’assenza. In tal senso, esemplari i “corpi d’aria” e le sculture invisibili : piedistalli magici su cui ognuno può salire, diventando opera d’arte (provvisoria). Infine, Base del mondo un parallellopipedo di ferro, che presenta – capovolta- la scritta “Socle du monde”. Una fantasia:quella base ribaltata avrebbe dovuto sostenere il peso del mondo.
(Vincenzo Trione – Corriere della Sera – Io donna)

Per chi capitasse a Milano e a due passi dal Duomo può entrare al Palazzo reale dove come direbbero a Marineo è allestita dal Comune di Milano la mostra Antologica di Pietro Manzoni di cui riportiamo il giudizio critico evitando agli addetti del copiaincolla ricerche e insulti successivi. E’ lecito chiedersi per quale motivo segnaliamo la cosa non trattandosi né di poeta né di artista marinese. Noi lo abbiamo incontrato varie volte e ne abbiamo già parlato nel Guglielmo per diversi motivi. Innanzitutto perché la sorella ha sposato l’Ing. Pasqualino titolare del titolo di Marchese di Marineo  , poi lo abbiamo incontrato altre volte al Cammino di San Giacomo da loro egregiamente rappresentato (se la memoria non mi inganna anni fa un nostro Mastropaolo , l’edicola a lu ferru, fece il Cammino di San Giacomo ed aspettai di ascoltare la sua relazione, ma non vi riuscii) , infine la sorella (che frequentava il mio teatro dei pupi a Milano) è la mamma di Pippa la sfortunata ragazza (anche lei artista) uccisa , in un memorabile viaggio verso Gerusalemme in Turkia .
Mi sembrava che la cosa andasse segnalata
Su internet potete trovare i suoi lavori.  

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