Una leggenda dello sport :Věra Čáslavská
L’ IMMANE TRAGEDIA DELLA SHOAH FA DIMENTICARE MILIONI DI VITTIME DEL COMUNISMO. NON SOLO COME “QUANTITà” DI MORTI MA LE MORTI BIANCHE RAGGIUNGONO CIFRE IMPRESSIONANTI. ANCORA
OGGI QUESTI CARNEFICI SONO FRA NOI ED USANO GLI STESSI METODI, MODERATI
ALL’APPARENZA. QUI NON SI TRATTA DI UN SANICOLA QUALSIASI , VITTIMA
DELLO STESSO METODO , SPESSO APPLICATO A MARINEO .ECCOVI UNA STORIA CHE
LE NUOVE GENERAZIONI NON CONOSCONO MA CHE POSSONO APPROFINDIRE. SONO LE
STORIE DEI MORTI CHE NON CONTANO E CHE NON POSSONO ENTRARE NEL NOSTRO
CASTELLO , MONOPOLIO DI UNA SINISTRA CIECA E RAZZISTA . RICORDATEVENE A GIUGNO !
Nell’atletica artistica ci sono stati i tempi di due squadre forti: quella sovietica e quella cecoslovacca. Negli anni intorno al 1968 per una cecoslovacca vincere contro le atlete russe sembrava un atto di resistenza passiva. Věra Čáslavská ci è riuscita accumulando 7 medaglie d’oro olimpioniche, 4 volte fu la campionessa del mondo e per 11 volte la campionessa d’Europa. Proprio nel 1968 fu proclamata la miglior sportiva del mondo. Perché allora non ha potuto né gareggiare né allenare al ritorno dopo il suo trionfo? E’ semplice. Nel 1968 si è sposata in Messico con un suo connazionale, anche lui un atleta di alto livello Josef Odložil e fin qui non avrebbe fatto niente di sgradito al Partito Comunista Cecoslovacco di allora. Hanno però celebrato il loro matrimonio in chiesa e la stampa internazionale vi ha dato grande risalto. Ecco perché una campionessa di così alta qualità non poteva più apparire in pubblico. Doveva essere annientata. Non poteva guadagnarsi da vivere in nessun modo; solo con l’aiuto di un’amica – presta nome – alla fine andava a pulire le case appena costruite. Quando fu scoperta la notizia è trapelata anche nella stampa occidentale il Partito doveva cercare di uscirne in qualche modo.
Permettete una parentesi. Siamo già nell’anno 1979 e l’Unione sovietica non riesce a mantenere il contratto per la fornitura del carbone a Cuba e si rivolge al Messico. Giri troppo complicati per capirci qualcosa. A noi interessa solo che una delle componenti della trattativa fu proprio Věra Čáslavská che, come dice, fu ‘venduta per il carbone’. L’hanno mandata in Messico per allenare le giovani generazioni; in patria non poteva farlo: poteva rovinarle ideologicamente. Solo la Rivoluzione di velluto ha permesso di valutare l’enorme esperienza di Věra Čáslavská e il neopresidente Václav Havel l’ha chiamata come sua consigliera per la riorganizzazione dello sport cecoslovacco.Le leggende non hanno sempre le vite facili. Scendere dal primo gradino olimpionico all’anonimato di una donna che fa quasi clandestinamente le pulizie, ci vuole grinta.: Věra Čáslavská l’ha avuta.
05.05.2013 Růžena Růžičková
Nessun commento:
Posta un commento