domenica 26 maggio 2013

IL COMIZIO DEL SIGNORE



Sembrava il sabato del villaggio. Meglio dell’infiorata. Mi sono messo già dalla mattina presto a guardare il via vai della gente che andava alla messa delle prime comunioni. Come al solito molti pensano che uno sia li per criticare perché “sfaccendato”. E’ invece una scena bellissima che giustifica la fatica di accettare la convivenza con molti “extracomunicandi”. C’è voglia di minigonna ! Elegantissime signore di tutte le età , dimensioni, lineamenti, culture. Non vorrei ripetermi nel descrivere il passaggio degli amici e parenti che si recano in chiesa per la seconda festa di questi ragazzini cristiani. Camicette e gonne con pagliette e brillantini anche se siamo di domenica mattina, pochi pochissimi cappelli (non sono matrimoni) , pochissimi spacchi (e come si potrebbe in gonne lunghe 30 centimetri) compensati con vistosi vuoti sulla schiena. Noto con grande piacere che gli uomini sono migliorati moltissimi. Vedere questa piazza rifulgere di tanta bellezza femminile accompagnata da volti non rasati e vestiti trasandati (detto da me è tutto dire) è come deturpare un opera d’arte. Si ammetto che gli uomini si stanno rendendo conto della fortuna di avere delle belle donne accanto. Si c’è sempre la zia che non sa contare…gli anni o la vicina che sembra vestita per …sfregio, ma la cosa diventa accettabile. C’è anche il tramonto delle belloccie quasi trentenni sovrastate dalla classe delle loro mamme. Tacchi da pizzo parrino su corpi ancora acidi e flosci che hanno perso energia e sapore senza essersi ancora sposate. Fanno passerella per se se stesse. E’ bellissimo vedere quelle signore che non ti permettono nemmeno di avvicinarti , che ti trattano dall’alto del loro fascino e che non si profumano con essenze da 100 euro a bottiglietta perché loro profumano già di donna. Meno male che oggi il Signore ha deciso di fare il comizio qui nel suo sagrato altrimenti sarei dovuto andare in Piazza Inglima dove è già quaresima inoltrata dove si incontrano solo lupi che si salutano come fossero agnelli.
Ps. Mentre faccio gli auguri alle famiglie dei comunicandi e ai loro amici di trascorrere una giornata felice e in grazia di Dio prego vivamente, i mediocri, di non invocare maledizioni sulla presunta mia blasfemia nell’usare il sacro e il profano secondo il loro metro, ma di andare a leggersi i salmi di Salomone … che di bellezza femminile se ne intendeva e come.


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