"La
capacità della Mafia
di
adeguarsi alle metamorfosi del contesto sociale"
Per
sconfiggere la mafia occorre rimuovere quell'idea di associazione, quell'idea
in virtù della quale i membri di questa lobby si avvalgono della forza di
intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e
di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o
indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di
concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare
profitti o vantaggi ingiusti per se o per altri ovvero al fine di impedire od
ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a se o ad altri in
occasione di consultazioni elettorali. Ovvero, occorre combattere questo
fenomeno culturale non soltanto a livello repressivo, ma anche sul piano
preventivo, considerando che le nuove leve criminali vengono reclutate nei ceti
sociali in cui le condizioni di vita sono infime per mancanza di istruzione, di
lavoro, di servizi sociali e in definitiva di concrete speranze per un futuro
sicuro.
Lo
Stato è chiamato, in questo senso, ad un imponente e capillare opera, ma è
necessario che ciascun cittadino attraverso la serietà dell'impegno negli studi,
nel lavoro, nella vita sociale contribuisca a creare condizioni di maggiore
vivibilità e fiducia nelle istituzioni; nella precisa consapevolezza che simili
fenomeni criminali ricacciano la nostra società meridionale nelle ombre della
paura e dell'arbitrio, allontanandoci dall'idea di una prossima e più vasta
Comunità Europea.
Questo
era anche il pensiero del giudice Falcone, il quale in uno dei suoi tanti
interventi contro la mafia sosteneva che: "Se è vero che la mafia è anche
un fenomeno economico e sociale, o meglio un fatto che influisce sull'economia
e sulla società, se non si creano in Sicilia e nelle altre regioni inquinate
dal crimine dal crimine organizzato le precondizioni necessarie per lo sviluppo
economico e sociale sarà assolutamente inutile parlare di lotta alla
mafia".
AZZARA
FRANCESCA
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