sabato 18 maggio 2013

EVITA ! EVITA ! EVITA !




AVVISO. per la lettura di questo articolo è consigliabile nel contempo ascoltare il brano non piangere argentina  SOSTITUENDO  la parola Argentina con Marineo



Ho avuto la sensazione che a un certo punto la gente gridasse Evita ! Evita ! Evita !, poi mi è sembrato che tutti cantassero Non piangere Marineo… parafrasando Madonna nel film Evita Peron. Vi consiglio di collegarvi per ascoltare la struggente canzone Non piangere Argentina …
Sembrava l’esame di maturità di un gruppo di licenziandi che leggevano le proprie caratteristiche personali. Guidati da una non più tanto ragazzotta , ma da oggi pasionaria e combattente. Il mitico tutti per uno oggi è trionfato in piazza Inglima fra comparse, attori e untori. Oltre a parenti e amici, mamme commosse , papà con occhi rossi e i soliti “rossi” senza faccia. Loro sul palco a mostrare una carta d’identità dai dati allucinanti. Abbiamo già detto che questo movimento nasce dalla totale incapacità e mistificazione di una amministrazione da bagno penale. Il più grande je accuse è proprio questo movimento.  Questo pugno di giovani ha sancito la pochezza di una amministrazione falsa incapace che non è mai riuscita ad aprire un dialogo con il paese distruggendone gli eventi e l’immagine.  Si sono presentati con semplicità ma puntiglio. Hanno aperto i loro sentimenti alla gente e a quel punto abbiamo visto il sorriso sornione di chi crede ancora di aver culo per vincere . I moderati , tutti, hanno apprezzato questo debutto. Gli altri andavano e venivano senza riuscire a far gruppo. Strategia  cretina per far credere che sono in disaccordo . No la loro capacità di incantatori si è frantumata questa sera con i loro commenti vuoti e le loro presenze fatiscenti e arroganti.  
Mentre la gente sottolineava con applausi l’emozione , questa giovanissima Evita Peron affascinava tutti per la sua sicurezza che dava a larghe mani a tutti i suoi paladini. Una mano in tasca ,l’altra teneva un microfono ballerino mentre il foglio da leggere era affidato a Salvatore Muratore che bisbigliava suggerimenti e posizioni. Qualcuno ci ricordava capacità , meriti e titoli esagerando o sottolineando le tappe sin qui raggiunte. Ora “raggiunto il primo traguardo” bisogna curare l’immagine, la dizione e soprattutto basta con quel “ragazzi” che sino ad oggi ci ha entusiasmato , ma che da oggi ci preoccupa come a dire è lontana la maturità. E di questo ridevano davanti all’unico bar come per dire che ne avrebbero fatto un sol boccone. Questa sera abbiamo avuto una dichiarazione di ideali e sentimenti come fossero garibaldini sbarcati a Marsala. Da domani sera, ora che conosciamo i titoli , ci  aspettiamo concretezza e soprattutto qualche tono in meno da primo della classe. Registro gli apprezzamenti del Dottor Barbaccia che si rammaricava di non averli in squadra assieme agli altri suoi giovani.

10 commenti:

  1. Dall’urna sterile sappi che mai esce
    Quel che possa giovar a chi lavora,
    Sia bianco o rosso, si cucina e mesce
    Quel che sempre serve alla mangiatora
    Di chi al giorno non fa mai niente
    E pure mostra l’aria da sapiente.
    D’essa mai esce, puoi starne sicuro
    Qual puro di cuore che dice basta,
    Ed i colpevoli mette tutti al muro
    Mettendo tutto ciò c’han preso all’asta,
    ma svolge un ruolo d’ una fiacca possa,
    A garanzia solo di chi impingua l’ossa.
    Se mai ne uscisse alcuno fuori stampo,
    ci sono adatti modi, ferri e coni,
    per riformare ognuno senza scampo
    e se pur in aiuto la fanfara suoni
    o se sei sindaco e magari deputato
    ogni posto è giusto p’esser rieducato.
    E non ti val l’appoggio della gente
    Che dall’opra tua un qualche vantaggio
    Pure avrebbe, no non si fa niente
    E sol questo sai dar di messaggio:
    testa vuota ma al posto ove si briga,
    si guadagna tanto e di più s’intriga..
    Goditi questo e non romper i meloni
    Ché ben si sa perché ti sbracci tanto,
    Siamo pazienti, ma non i tuoi capponi
    Da regalarti il voto canticchiando
    Chè sei bravo, dici, ma in che cosa?
    Perché di virtù la tua faccia è difettosa.

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    1. Oddio un altra poesia. Chissa a chi è diretta. Se è un insulto per favore riducete i versi delle poesie altrimenti non le legge nessuno

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  2. Nei paesi,Somari al salto d'ideologie
    all'ippodromo di binocoli capovolti
    e immessi in tresche senza fine
    alle quali appioppano vessilli culinari
    sventolanti a flatulenze labiali

    Clan,fazioni,famiglie,tribù
    marsupiali a bottini embrionali
    a crocevia staccionata
    teleguidati da supreme icone
    in TV pastorizie

    Piccoli Don Rodrigo
    in oscuro galateo d'assonanze
    alchimisti con sieri e urine
    a luccichii dorati
    moltiplicati da lenti a prosciutto
    illudono a pregiato metallo
    corvidi in amore
    ma a volte Robin Hood
    travestito da Don Abbondio
    scaglia ai Signorotti
    avvelenate frecce al deretano
    e battono in ritirata
    sui cento metri Usain Bol

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    1. Senta non mi procuri una accusa di plagio , Lei la poesia doveva indirizzarla all'unico blog abilitato e che riconosco sulla poesia percorsi poetici a brannu. Oppure a quell'altro specializzato in...

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  3. Il bello delle elezioni comunali è che puoi rilassarti perché capisci tutto.
    Non è come nelle elezioni nazionali, che non sai chi sono i candidati, i problemi sono oscuri, segreti, le riunioni notturne.
    No, alle elezioni comunali di una città come Marineo, conosci tutti i candidati, li incontri in Piazza, andavano a scuola con te e così via, e i problemi sono il manto stradale di qui, i rifiuti porta a porta di là, la porcilaia che fa odore, cose così. Beh ci sono anche i problemi seri sul lavoro, ovvio, quelli ci sono dappertutto. Ma in sostanza ogni cosa è più riconducibile a quello che sai e riesci a spiegarlo bene.

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  4. Servissero anche solo a questo, le elezioni Comunali, sarebbe un successo. Migliaia di candidati in corsa per un posticino nel Ns Comune. Ognuno di noi ne conosce qualcuno, ne è parente oppure sa che quel ragazzo che ti ha riempito la casella di “santini”, abita in fondo alla via.
    E poi ci sono “gli amici” che rispuntano fuori, non perché sono in Lista, ma perché hanno un nome da consigliarti, magari lo stesso che conosci e segui da cinque anni.
    All’inizio ricevo la telefonata un po’ diffidente ma il gelo lo faccio calare subito e mi dico: se queste elezioni servissero anche solo per recuperare un amico, ben venga.
    E’ tempo di una nuova “politica dell’anima”. Mettersi il passato alle spalle, quindi nel suo luogo temporale esatto, e pensare al presente ma soprattutto al domani nostro e dei nostri figli. Viva le elezioni. Ti ho recuperato!

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  5. Egalitè! Fraternité! Libertè vigilé!
    Cari italiani e care, troppo care, italiane, questa sera, staseralmente, voglio fare un discorso alla nazione: il discorso di inizio anno. Da più parti mi è stato spessatamente chiesto: “come mai vuoi fare un discorso alla nazione?”. Ho risposto appuntamente: “fatti i cazzi toi!”. Io comincerei subitamente a festeggiare ma purtroppamente però non manca la polemica del giorno festivo.
    La bestia De Santis, che gli ricordo al comma 24, della legge 37, del decreto ingiuntivo Luglio 1987: “io non ti sputo se no ti profumo”. Questo burattino senza pilu ha avvelenato l'aria del nostro temperato e sereno clima politico dicendo in giro che un chilometro di autostrada della Salerno-Reggio Calabria costerebbe 20 milioni di euro... e che ci vogliono 30 anni per costruirlo... e cicik e cicik...ciao ... si ciao...De Santis.
    Ascoltami bene De Santis, 20 milioni per un chilometro di autostrada e trent'anni di lavori... perché non pensiamo ai vantaggi di queste cifre?! Con un chilometro di autostrada io garantisco lavoro ad un operaio dai 18 ai 65 anni. Dalla prima comunione alla pensione. Vi pare poco? Ci sono manovali che in trent'anni non si sono mossi più di 500 metri. Ci si ambienta, ci si conosce, si fanno amicizie. Sono nate anche delle comunità. C'è chi si è fatta una casetta a fianco dell'autostrada. Non come al nord, dove ogni settimana finisci i lavori e devi cambiare cantiere. De Santis, questa è politica dell'occupazione. Questa è politica moderna. De Santis, con rispetto e stima: fatti i cazzi toi!
    Ma il nostro pensiero, in questa serata di inizio d'anno, non può non andare ai giovani. Giovani che ricordo sempremente sono un problema e non una risorsa.
    Peromente, cari italiani e posteriormente care italiane, siamo a capodanno ed è tempo di dialogo! Sono convinto che mai come in questo momento serva un dibattito franco e onesto, dai toni mai accesi e nel quale si riconosca all'avversario anche i meriti e le capacità. Un confronto che abbia come punto di riferimento, come orizzonte morale direi, il bene primario: quello dei cittadini.
    La storia mi chiama e io rispondo: presente. Innanzituttamente: basta con lo scontro. Basta con la lotta all'avversario. Il paese ha bisogno di una fase nuova, di pacificazione tra gli opposti. Intalsensamente ho già pronti i nuovi slogan. Basta con la lotta tra maggioranza e opposizione. basta con la lotta tra laici e cattolici. Basta con la lotta all'evasione fiscale. Basta con la lotta alla povertà. Basta con la lotta alla criminalità. quando dico basta è basta! Siamo in una fase nuova. Non serve la lotta ma il dialogo. E non solo tra forze politiche.
    Serve il dialogo anchemente tra istituzioni e cittadini, tra amministrati e amministratori, tra rapiti e rapitori, tra truffati e truffatori, tra 'ndrangheta e camorra, tra assassini e assassinati... tra cornuti e figghji i buttana: dialogo! La parola d'ordine è dialogo! Scusabilmente scusatemi. Mi sono fatto prendere la mano. Dovevo dire quelle quattro puttanate. Adesso va di moda fare i buoni, tanto la gente crede a tutte le cazzate che gli dici.
    Insommamente, infinemente e concludibilmente, il 2010 è stato un anno di luci ed ombre. Per cui, contando in un rilancio nel 2011, sintetizzo: 'nto culu al 2010! E già che ci siamo, 'nto culu anche al 2011!
    Cetto La Qualunque

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    1. Non so da dove arriva questo scritto. Forse andava di moda nel 2011 , ma qualcosa di diabolico lo dice ancora

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  6. Ieri sera ci è mancato un accenno al mondo femminile. Detto da me che passo per omofobo è tutto dire. Non vorrei che si dimenticasse la forte presenza femminile nel nostro contesto. Si abbiamo visto "le nostre figlie" impegnate , ma il resto del mondo femminile (madri,mogli, donne che lavorano , nel sociale, in casa ovunque) ...vengono sempre dopo ? Mi è sembrata una mancanza non da poco per una donna...

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