lunedì 27 maggio 2013

LE BUGIE DEL GUGLIELMO


Il nostro paese produce continuamente grosse personalità che poi diventano genialità ma che poi vengono abbandonate e dimenticate. Quando ne incontro una è un piacere sentire la loro storia che non è solo locale ma fa parte di una storia più grande che diventa la “storia”. Inutile fare i nomi ma ogni tanto ne ripesco qualcuno e cerco di raccontare la sua storia e la gente ,finalmente, scopre chi era il suo vicino di casa o l’uomo della porta accanto. E cosi è successo con Nino Scrò che casualmente ci siamo incontrati in pizzeria e dopo il chi sei tu e il chi sono io , scoperti parenti e conoscenti siamo finiti in commenti dichiarando idee passate e chi “fur li maggiori tuoi”. Quella sera si svolgeva la sagra paesana della intervista-sceneggiata al bar condotta da chi “pari cu un ci curpa” . A dirla in due parole ci mancava a modo di serata di pugilato la valletta con il cartello sopra le tette e chiappe all’aria con scritto primo tempo, secondo ecc. E mi è venuto in automatico chiamare “intervista” quello che era un incontro conviviale con Nino Scrò. Volevo fare questa precisazione anche perché l’interessato mi ha veramente promesso una intervista . E sto aspettando con ansia quella del bar perché sono curioso di sapere cosa possono dire di tanto eclatante personaggi che di storico ancora non hanno nulla a differenza di Nino che la sua storia l’ha scritta con la sua pelle.

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