martedì 28 maggio 2013

AFFISSIONI ABUSIVE



Mi chiamo Lars Utopistichen, sono svedese e da anni mi interesso, da antropologo, al fenomeno della sistemetica violazione delle regole nelle campagne elettorali siciliane. Essendo attualmente in visita nell'area di Marineo come osservatore e seguendo con interesse la campagna elettorale per le prossime elzioni comunali, voglio soffermarmi su un fenomeno macroscropico rilevato anche durante tale campagna elettorale: le affissioni abusive e la violazione delle relative norme in materia stabilite dalla Legge Italiana.

AFFISSIONI ABUSIVE

Non si può rispondere futtitinni !
Per la stra-grande maggioranza dei siciliani è ormai "normale" pensare all'affissione elettorale come fenomeno anarchico, arrogante e incontrollato: ad ogni campagna elettorale i cittadini vedono infatti orde di attacchini notturni che, passando per le vie principali delle città, coprono e tappezzano con i loro manifesti ogni spazio disponibile, imbrattando senza rispetto muri, pali della pubblica illuminazione, spazi comunali riservati alle affissioni a pagamento e recinti di edifici in costruzione, senza rispetto alcuno degli spazi assegnati alle rispettive liste o ai singoli candidati. La guerra fra le bande di attacchini, in relazione al tipo e all'importanza delle elezioni, si consuma per circa un mese, lasciando alla fine gli spazi e i muri delle città ricoperti da antiestetici strati multi-colori di facce e simboli delle diverse parti politiche in lotta che poi, staccati e trascinati dal vento, vanno a contribuire all'accrescimento dell'inquinamento delle strade. Ormai quasi nessuno ricorda qual è la norma. La Leggi della Repubblica Italiana in realtà prevedono che "i manifesti e le locandine elettorali siano collocate esclusivamente negli spazi adibiti a tale scopo dal comune, che la giunta comunale ha il compito di individuare, numerare ed assegnare alle diverse forze politiche ai sensi dell’art. 2, della L. 212/56. L’amministrazione locale, tra il 33mo e il 30mo giorno precedente a quello fissato per le elezioni, si preoccupa di individuare, in ogni centro abitato, le zone più frequentate e meno esposte a rischi di ordine pubblico, per collocare tabelloni adatti, all'interno dei quali, ad ogni lista, viene assegnata una porzione di superficie [Art. 3, L. 212/56] che determina il limite entro il quale il candidato può muoversi per propagandare la propria proposta politica [Art. 6, c. 1, L. 212/56.], pena l’irrogazione di una multa da 103,00 fino a 1.032,00 euro". La Legge prevede inoltre che esclusivamente negli stessi spazi si possono affiggere, oltre ai manifesti, anche gli avvisi dei comizi, delle riunioni e delle altre assemblee o incontri a scopo elettorale. È pertanto è del tutto fuori regola appendere affiggere manifesti, locandine e o altri avvisi relativi alla campagna elettorale su muri, in vetrine di negozi, case private, cancelli, porte, bacheche di sindacati, ecc., come invece avviene solitamente nei centri siciliani. A norma delle stesse Leggi dovrebbe essere punito con sanzione amministrativa pecuniaria da €103,00 a €1.032,00 "chiunque sottrae o distrugge stampati, giornali murali od altri o manifesti, inerenti direttamente o indirettamente alla campagna elettorale, chiunque impedisce l’affissione o la diffusione degli stampati, giornali murali od altri manifesti, nonché chiunque stacca, copre, lacera o rende comunque illeggibili gli stampati o i giornali murali o i manifesti predetti già affissi negli spazi riservati alla propaganda elettorale".
Secondo la Legge, quindi, ogni lista ha degli spazi numerati prestabiliti, solo all'interno dei quali può affiggere i manifesti o le altre comunicazioni inerenti la propria campagna elettorale. Trovandomi a scrivere su un blog marinese, non posso che evidenziare come anche questa volta nella cittadina del palermitano, unendo assieme esperienza e rinnovamento, futuro e tradizione, alcune liste concorrenti alle prossime elezioni comunali del 9-10 giugno prossimo non stiano rispettato le regole previste, occupando senza rispetto degli avversari e degli spazi assegnati, tutti tabelloni disponibili e affiggendo manifesti e altre locandine in luoghi dalla legge esplicitamente vietati (associazioni, sindacati, addirittura enti di pubblico soccorso). La guerra sembra già iniziata. I primi attacchini hanno già iniziato a tappezzare il paesaggio del ridente paese della Valle dell'Eleuterio.

FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO E LINK UTILI: Legge 212/56 http://www1.interno.gov.it/mininterno/site/it/assets/files/5/20040608134456_10-113-232-21.pdf; LEGGE 24 aprile 1975, n. 130 http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1975-04-24;130; Direzione generale dell’amministrazione civile – Direzione centrale per i servizi elettorali, 8 aprile 1980,n. 1943/V http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/export/sites/default/AALL/Elezioni/GuidaElezAmm/0_allegati/circolari/1900_1990//Ministero_interno_1943_80.pdf;; Polizia municipale Comune di Firenze PRONTUARIO L. 04/04/1956 N.212 DISCIPLINA PROPAGANDA ELETTORALE http://www.edkeditore.it/edk/webimg.nsf/Immagini/6C9EBBE5437548FFC12576EA005C4852/$FILE/Prontuario%20propaganda%20elettorale%20-%20FI.pdf; http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/opencms/AALL/Elezioni/GuidaElezAmm/e/

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