giovedì 9 maggio 2013

I RAGAZZI DELLA VIA PAL ? NO... ! CON LE PALLE !

Un tranquillo martedi di trasparenza


Negli spunti che offorono questi giovani del movimento riprenditimarineo come era prevedibile emerge il desiderio di superare l’appellativo che viene loro maggiormente rivolto “ragazzi, giovani, adolescenti”. Non sta a noi prenderne le difese, ma molte analogie corrispondono a fatti già accaduti a Marineo.. Negli anni cinquanta un movimento simile ma non politico si presentò alla scena culturale del paese con energia e subito come al solito una parte della gente si scagliò contro questi sfaccendati che anzicchè imitare i grandi coglioni si dedicava ad iniziative culturali e soprattutto all’archeologia. La ribellione principale non venne dal mondo contadino o commerciale ma da un famigerato circolo culturale molto attivo in materie di Poker, Scala a quaranta, ramino , briscola. Ne facevanmo parte un miscuglio eterogeneo di personaggi talmente avanti che le povere donne del paese dovevano evitare di passare davanti questo circolo . Erano tutti giovanissimi.... oltre cinquantenni. Noi subimmo gli insulti maggiori e quando tornavamo dalla montagnola anche noi dovevamo trovare strade alternative. Picciriddi, boni a nenti e giù di li. Ci risparmiammo il meglio che ti può offrire il web oggi, ma l’anonimo è nel nostro dna . Mentre di loro rimane il pianto delle loro mogli noi riuscimmo a portare il prof Tusa a Marineo che iniziò a riconoscere sulla scia di Padre Calderone la realtà archeologica di Marineo. Qualcosa dobbiamo a Ciro Spataro  sulla nascita e identificazione  della zona ma da lui in poi la cosa è stato un assillo (sic) ,per gli uomini di cultura della amministrazione che sta morendo. Abbiamo nelle mani turismo e cultura e loro passano le giornate a diffidarsi fra di loro sul colore della biancheria e della sua trasparenza. Ora rivedere le persone che formano questo movimento ci sorge spontaneo il desiderio di schierarci apertamente nel difenderli da questi atteggiamenti ,da mentalità mafiosa contro di loro. “Ma unni hannu a ghiri…picciotti senza domani ecc.ecc.” Questi, che poi sono i soliti sparlatori del corso e del bar (si badi bene non gente che discute e si confronta, ma autentici trovatori di difetti gratuiti e inventati , la feccia del paese, che messi assieme a trenta a trenta non fanno una laurea di questi giovani  neo politici. La maggior parte hanno lauree prestigiose nelle mani. Non titoli di studio ad uso camera del lavoro, ma autentici dottori nelle loro materie. Ingegneri con lauree specifiche, medici specialistici, legali di spicco, musicisti prestigiosi, radiologi, agricoltori della terra non intesa come “campagna pi sasizza” ma strumento di lavoro, restauratori a livello internazionale, artisti , studentesse, imprenditori già affermati. Quindi fare una partita detrattori contro riprenditi marineo avrebbe un risultato tennistico. Ora giustamente affermava , una esponente intelligente del movimento  “ guardi Sanicola se noi dobbiamo essere giudicati per quello che vorremmo fare abbiamo già vinto: basti vedere quello che hanno fatto loro”. Un altro mi ha detto a denti stretti : “non tiri in ballo i nostri genitori da loro riceviamo e diamo affetto , ma stiamo valorizzando i loro sacrifici ripagando il loro investimento su di noi”.  Ogni giorno c’è qualche giovane che passa la cortina di ferro e aderisce, non per tradire i loro genitori o parenti. Lo fanno in silenzio , senza gridare per rispetto dei loro genitori”. “Chi ci disprezza o ci combatte dichiara pubblicamente il suo fallimento di cittadino”. Si ma una volta nella sala dei bottoni cosa fate un videogioco ? “ La dottoressa mi guarda negli occhi e tira le unghie: ma che fa anche Lei babbia ? Noi non disprezziamo il  passato del nostro paese. La gente capace non nascerà solo nel futuro. Ci sono energie e professionalità del passato che meritano rispetto. Noi cercheremo di recuperare queste capacità ed indirizzarle meglio o se non lo capiscono lasciarle al loro destino. Su certe cose siamo molto in ritardo (guardi la trasparenza) su altre abbiamo tantissimo tempo. Su ambiente, amministrazione, progettazioni, cultura, sul sociale non abbiamo nulla da imparare : abbiamo uno specialista per settore. Anche Marineo oggi rivaluta la sua strada mastra. Una strada di competenza e trasparenza. Beati i figli che nasceranno da questa generazione!

6 commenti:

  1. Vorrei rispondere approfittando del suo blog a quella studentessa di godrano che si lamenta del fatto che il suo paese a suo dire altrettanto mal amministrato venga tirato in ballo per le riuniomi politiche clandestine dei nostri politici.A marineo abbiamo un sacco di posti e altrettante pagghialore dove fare queste riunioni ma sconfinare per i nostri politici forse sarà stato più eccitante. O quanto meno hanno pensato che incontrarsi in campo neutro li avrebbe fatti accordare meglio. Non sappiamo ancora con quali risultati. Andiamo poi alla critica mancata ai riprendini.La studentessa dice di averci sentito parlare ma penso che sia andata ad un'altra riunione, perchè noi non siamo grillini,siamo noi e basta,abbiamo la nostra identità, le nostre idee. In mezzo a noi ci sono grillini berlusconiani, ribaudiani renziani, spatariani....... etc solo che però dismessi i panni ideologici ci stiamo dando una mossa per cercare di risollervare le sorti di un paese con l'acqua alla gola, avendone l'opportunità.La invito a giorni, magari in una pausa del suo studio a leggere i nostri progetti e i fondi con cui riteniamo sia possibile realizzare quanto di accademico proporremo alla cittadinanza.
    E a fare dopo, se vorrà una critica. Noi non sbandieriamo paroloni tipo trasparenza o democrazia, partecipazione....... per propaganda politica.Dove vuole che arrivino degli ingenui faciloni. Vogliano fare dei sopracitati paroloni il volano della ripresa economica sociale etica e struitturale del paese. A proposito della ripresa struuturale le consiglio quando viene a marineo di stare attenta, alla variante c'è una buca vicino alla villa che sembra una voragine. Ps. non prenda neanche la via tuzzolino. Senta venga a piedi che è meglio. Grazie della pazienza. A. F.

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  2. Caro Sig . Sanicola,

    seguo con attenzione i suoi post e devo dire, relativamente ai Ri-Prenditi Marineo, che il momento attuale fa registrare freddezza e disimpegno dei giovani non solo rispetto alla politica, ma anche alla partecipazione sul piano sociale, civico. Certo, c’è ancora voglia di volontariato, bisogno di aiutare gli altri. Il mondo cattolico, e non solo, esprime una miriade di iniziative che trovano i giovani protagonisti, ma la cosa pubblica non si avvale di un’adeguata partecipazione giovanile. La colpa è certamente degli adulti, è della politica, che raffredda entusiasmi e allontana le giovani generazioni. La vecchia politica, quella dei miei tempi, aveva mille difetti, ma anche delle ottime cose che sono andate perse e che la rendevano sicuramente viva e partecipata: mi riferisco alle ideologie, che se pur potevano alimentare qualche volta fenomeni di estremismo, di radicalismo, persino di violenza, infiammavano l’animo dei giovani e li spingevano ad interessarsi, a confrontarsi, a partecipare nelle scuole, nelle piazze, dappertutto. E poi c’erano i partiti, che certamente, soprattutto nell’ultimo periodo della cosiddetta prima repubblica, erano diventati ingombranti, invasivi, dominavano la società, ma costituivano il luogo principe dell’informazione, dell’orientamento, del dibattito, del confronto, dell’elaborazione, della stessa formazione e selezione della classe dirigente.
    Le giovani generazioni sono sicuramente quelle che più hanno subito e subiscono gli effetti della crisi, ed è questa una delle ragioni della loro crescente disaffezione per la politica e per partiti che non offrono soluzioni al loro malessere. Che mi dice?

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  3. In parte sono d'accordo con Lei. Ogni generazione dissente dalla precedente. Il passato ha sempre un suo fascino e accusiamo i giovani "di leggerezza". Ogni tanto qualcuno mi accusa di essere arrivato per "cambiare Marineo" come se un solo individuo può cambiare un paese. Il gesto dei giovani di "scendere nella arena", di "schierarsi" è il più grande gesto di rivolta verso gli adulti, o se vuole i genitori. E' uno sputo verso certi politici che non hanno recepito il loro grido. Senza voler tornare a cantar messa, come ha potuto esistere una amministrazione che ha calpestato ogni e qualsiasi trasparenza. Come se lo spiegano certi intellettuali l'aver appoggiato gesti da ottavo mondo ? Possibile che non si siano accorti che questo metodo e da tirannetti di cacca, che considerano i propri concittadini imbecilli (non dimentichi che fra loro ci sono antropologhi, filosofi, professori, psichiatri) ? I giovani dureranno realtivamente poco perchè il nostro tempo non conserva più il buonmo che fai. Se analizza bene in questo nuovo movimento ci soni pochissime coppie sposate. Quindi sono i soliti giovani che combattono per ideali , se una volta accasati continueranno a lottare avremo ottimi risultati, sino a quando lenzuola e figli ...ti allontaneranno dalla lotta. Potremmo sostituirli con gli adulti , quelli che abbiamo già sbagliato e che ora , avuta la lezione potremmo tornare utili. I partiti sono ed erano formati da uomini. E gli uomini , amico caro, siamo fatti nè più nè meno così.

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  4. Dedicato a quel signore con i baffi che giornalmente quando mi vede col sorriso sulle labbra mi augura una buona giornata. Lui che si crede giornalista e siede giornalmente sulla stessa panchina.

    La gioventù non è un periodo della vita, è uno stato d’animo;
    non è una questione di guance rosse, labbra rosse e ginocchia agili;
    è un fatto di volontà, forza di fantasia, vigore di emozioni;
    è la freschezza delle sorgenti profonde della vita.
    Gioventù significa istintivo dominio del coraggio sulla paura, del desiderio di avventura sull’amore per gli agi.
    E spesso se ne trova di più in un uomo di 60 anni che in un giovane di 20.
    Nessuno invecchia semplicemente perché gli anni passano.
    Si invecchia quando si tradiscono i propri ideali.
    Gli anni possono far venire le rughe alla pelle, ma la rinuncia agli entusiasmi riempie di rughe l’anima.
    Le preoccupazioni, la paura, la sfiducia in se stessi fanno mancare il cuore e piombare lo spirito nella polvere.
    A 60 anni o a 16, c’è sempre nel cuore di ogni essere umano il desiderio di essere meravigliati, l’immancabile infantile curiosità di sapere cosa succederà ancora, la gioia di partecipare al grande gioco della vita.

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    1. Ha ragione , non sono nè giornalista nè altro. Ma di una cosa sono sicuro ! Come si può scrivere una lettera cosi bella e non firmarsi. Queste opinioni vanno enunciate discusse non se le tenga per lei. Fosse anche il mio avversario più acerrimo la ringrazio per averci detto quellpo che pensa

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  5. Sig. Sanicola,

    i giovani non hanno più fiducia nella politica e nelle istituzioni, perché negli ultimi anni hanno ricevuto da chi ci ha governato solo incertezze e precariato. Hanno rinunciato a credere negli ideali, quegli ideali che hanno accompagnato le generazioni precedenti e che hanno portato ad avere fiducia in loro stessi, si sono ormai abituati ad utilizzare di frequente luoghi comuni del tipo “i politici sono tutti ladri e corrotti” vedendo la politica come una cosa che non gli appartiene e che non va vissuta attivamente. Molti si ricordano dei giovani solo durante le campagne elettorali, è naturale che un bel po’ di consensi fanno comodo, aiutano a raggiungere gli obiettivi ma, i partiti non suscitano tra loro alcuna passione e provocano solo insofferenza per la lentezza dei tempi.
    Una cosa che accomuna tutti i giovani, qualsiasi sia il ceto sociale dal quale provengano, è la sensibilità con la quale avvertono tutti i difetti della nostra società; ad esempio si continua a vivere in famiglia molto più a lungo, perché non si ha la certezza di un lavoro stabile e, di conseguenza, si vede in un futuro sempre più lontano l’inserimento nel vero mondo del lavoro, quello fatto di diritti e doveri.
    Queste incertezze sul proprio futuro, l’impossibilità di considerarlo davvero come il tempo in cui si realizzerà il loro desiderio di indipendenza, li portano a essere rinunciatari rispetto all’impegno necessario, per realizzare la crescita di una società che sembra non attenderli. Proprio questa è una delle ragioni per la quale i giovani d’oggi non cercano più nei partiti risposte ideologiche e non guardano più come i loro padri ai leader della politica come bandiere dietro la quale militare ma, chiedono una visione nella quale credere, un modello nel quale identificarsi e si aspettano risposte concrete insieme a proposte che parlino di certezze.
    Le promesse non mantenute, l’opportunismo, i giochi di potere, queste sono le ragioni per la quale regna lo scetticismo tra le nuove generazioni che sono diventate il soggetto escluso da una politica e una cultura nate e cresciute in un mondo parallelo all’universo giovanile.
    Da alcuni recenti sondaggi emerge questo diffuso disinteresse alla vita politica: il 69% dei 1000 giovani intervistati ha un opinione negativa del mondo politico italiano e c’è una percentuale altissima di indifferenza, diffidenza, rabbia e addirittura noia quando si pensa alla politica e sono poco intendi a seguirne le vicende.
    C’è bisogno di una svolta, solo così si potrà contare sull’appoggio dei giovani e solo così si potrà dare alle nuove generazioni la speranza di un futuro migliore, perché i giovani hanno bisogno della politica ma anche la politica ha bisogno di tutti i giovani.

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